Il derby del selfie ha consacrato ancora una volta la leggenda vivente di Francesco Totti, ma ha anche fatto perdere due punti importanti in classifica alla Roma, aumentando il divario con la Juventus. I due gesti di Totti, lo strepitoso colpo al volo che ha portato al pareggio della Roma, e il selfie con la curva Sud hanno fatto il giro del mondo. Il derby ha però portato con sé anche molte polemiche tra le due società quando il presidente della Lazio Claudio Lotito ha generato un aspro botta e ribotta con il direttore generale Mauro Baldissoni ed il presidente della Roma James Pallotta. Alla provocazione di Lotito “scommetto la presidenza della Lazio che la Roma non vincerà lo scudetto”, il dg Baldissoni ha replicato con un tagliente “loro di scommesse sono esperti”. Ferito nell’orgoglio, il numero uno biancoceleste e consigliere della FIGC ha risposto così: “Baldissoni non perda tempo con queste cose e si dedichi a tenere in ordine i conti della propria società”. Tuonante arriva il comunicato d’oltre oceano del presidente giallorosso James Pallotta: Lotito continua a rilasciare dichiarazioni sciocche e che denotano ignoranza intorno agli aspetti economici del nostro Club. La prossima volta che verrò a Roma sarà mia cura cercare di renderlo edotto in merito alla nostra solidità e redditività finanziaria. Lo farò come se parlassi a un bambino, ovvero parlando lentamente e scandendo bene tutte le sillabe. Se non dovesse capirlo neanche questa volta, beh, allora rinuncerò “.
Preferisce sorvolare sulla polemica il tecnico Rudi Garcia, che nella conferenza di ieri toglie dubbi sulla presenza in campo a Palermo di Totti e Manolas. Esclusa, invece, la presenza di Torosidis. Con l’emergenza a centrocampo, privo di Keita (in ritiro con il Mali) e di De Rossi (squalificato) si può ipotizzare un cambio di modulo: “Ho preparato due altri moduli da usare all’inizio o durante la gara. Possono giocare Florenzi o Paredes, anche Uçan può dare una mano, così come Emanuelson. Totti nell’area è stato molto efficace, ha già avanzato molto la sua posizione “. Rimangono sempre più dubbi sulla presenza di Destro in campo e sulla permanenza dell’attaccante marchigiano in rosa, corteggiato da tempo dal Milan e negli ultimi giorni anche dall’Inter: “Mattia è un nostro attaccante, è importantissimo e farà molti gol nella seconda parte di stagione. Dovete parlare con lui, io lo vedo al 100% e sono tranquillo”.
Proprio il mercato è un argomento molto caldo in questi giorni. Siamo arrivati alla metà della finestra di scambi invernale e ancora si aspetta il grande colpo, in entrata o uscita che sia. Sempre che avvenga ora e non si aspetti giugno. In questi giorni Destro è stato al centro di mille voci: chi lo dava al Milan, chi in cambio di Pazzini, chi all’Inter, in cambio di Handanovic. Si è parlato di Destro cercatore di case nella zona di Como; ma alla fine ancora non si ha una notizia certa. In entrata si parla molto di Salah, 22enne egiziano scarsamente utilizzato dal Chelsea. Si parla di un prestito oneroso a un milione fino a giugno e poi un diritto di riscatto a 15; i “blues” vorrebbero un obbligo. Sabatini continua a lavorare.
Intorno al reparto offensivo, per giugno, si fanno molti nomi, Bacca, Jackson Martinez, Luiz Adriano, Cuadrado e c’è pure chi azzarda l’ipotesi Falcao, evidentemente senza prendere in considerazione l’ingaggio del colombiano. Il calciomercato è anche, se non per lo più, questo: tanti nomi, poche certezze.
Sabatini continua a lavorare sotto traccia, come nel suo stile.
A Palermo potrebbe vedersi sin dal primo un cambio di modulo per sopperire alle mancanze di De Rossi e Keita. Se De Sanctis sarà titolare al 100%, Manolas recupera, ma potrebbe lasciare il posto a Yanga-Mbiwa. Astori in coppia con il vincente del ballottaggio. Sulle fasce Maicon a destra e Holebas a sinistra. Se Garcia confermerà il 4-3-3 Strootman e Pjanic avranno le chiavi del centrocampo, mentre uno tra Florenzi e Paredes potrebbe completare il terzetto. Il tridente vedrà Totti, probabilmente più vicino alla porta del solito vista la doppietta alla Lazio, con Ljajic, recuperato dagli acciacchi di Bergamo, e uno tra Iturbe e Florenzi. Destro scalpita in panchina e potrebbe giocare dal primo minuto se il capitano non fosse al 100%, che in settimana ha svolto parecchio lavoro differenziato.
di Matteo Isidori