(L. Valdiserri) «Io?». La domanda è venuta spontanea a Manuel Iturbe, soprattutto quando ha visto chi lo stava per sostituire, al 73’ di Palermo- Roma: Daniele Verde, classe 1996, all’esordio assoluto in serie A. Per come aveva giocato l’argentino, ancora una volta, il cambio ci stava. Però se fosse entrato Totti, che era in panchina e sarebbe andato in campo sei minuti dopo al posto di Ljajic, probabilmente Iturbe l’avrebbe presa meglio.
Il giorno dopo il quarto pareggio nelle ultime sei giornate, il secondo consecutivo, la sostituzione decisa da Rudi Garcia continua a far discutere. Era un azzardo o piuttosto un segnale dato al d.s. Sabatini in questi giorni di mercato? Qualcosa del tipo: servono rinforzi e servono subito. L’unica certezza è che, per ora, Iturbe è il grande flop del calciomercato estivo. Se lo erano contese Roma e Juve, dopo le 33 presenze e gli 8 gol della bella stagione con la maglia del Verona. L’aveva spuntata Sabatini con un’offerta da 22 milioni di euro, più 2,5 di bonus e ricche commissioni sudamericane che hanno portato il costo effettivo vicino ai 30 milioni di euro. Un sacco di soldi per un ventunenne molto promettente ma che aveva sulle spalle una sola esperienza di serie A e in una «provinciale». Finora Iturbe ha giocato 12 partite (8 da titolare) e segnato un solo gol in campionato, quello bello ma purtroppo inutile allo Juventus Stadium, il 5 ottobre 2014. Prima è stato fermato da un paio di infortuni muscolari, poi si è perduto nelle difficoltà. Garcia lo ha difeso, ma lo ha anche messo di fronte ai propri limiti: sa giocare in un solo modo, cioè in contropiede, bisogna fare dei passi avanti sotto il profilo tattico.
Iturbe era stato preso, a caro prezzo, anche in vista della partenza di Gervinho per la Coppa d’Africa. Sembrava il giocatore adatto a sostituire l’ivoriano per velocità e capacità di saltare l’avversario nell’uno contro uno. Purtroppo, finora, si è vista tanta buona volontà – in campo come begli allenamenti – ma una qualità molto lontana da quella che è necessaria per giocare in un top team. Cosa fare, adesso? Continuare a dare fiducia a Iturbe, almeno fino al rientro di Gervinho? Oppure cercare altre strade per l’attacco, magari ricorrendo al mercato? Non è un caso che il nome di Mohamed Salah, 22 anni, esterno d’attacco egiziano, sotto-utilizzato da Mourinho al Chelsea, abbia trovato spazio nelle cronache sportive di questi ultimi giorni. La partita di domani sera (ore 21) contro l’Empoli in Coppa Italia potrebbe già dare una risposta: una maglia da titolare per Iturbe potrebbe avere il significato di una panchina contro la Fiorentina, domenica.