(F.Oddi) – «Sapevamo di trovare difficoltà ma abbiamo ritrovato fiducia nel nostro gioco. Abbiamo una rosa ampia e le prospettive sono positive ». Parola di un sollevato Davide Astori: è stato protagonista in negativo della gara per quella mancata chiusura sul gol di Verdi, ma il rigore di De Rossi ha evitato danni. E la seconda gara sbagliata di fila – sabato un suo passaggio intercettato da Vazquez era costato l’1-0 di Dybala – è arrivata poche ore dopo la cessione a titolo definitivo di Jedvaj al Bayer Leverkusen. Coincidenza che saltava facilmente agli occhi visto che il 19enne difensore croato è stato venduto per 7 milioni (più bonus), cioè la valutazione data in estate da Cagliari e Roma al difensore. Astori ne è costati 2 per il prestito, a cui ne andrebbero aggiunti 5 per il riscatto. Resterà alla Roma, ma le cifre saranno diverse: c’è in ballo il riscatto della seconda metà di Nainggolan, si farà un accordo unico. In cui conterà più che altro il valore del belga, tenendo conto che già a Firenze il difensore acquistato per fare il vice Castan – quando nessuno poteva sapere cosa sarebbe successo al brasiliano – dovrebbe andare in panchina, per dare spazio alla coppia forma da Manolas (ormai pienamente recuperato) e Yanga-Mbiwa, che anche lui ha lasciato a desiderare (a Firenze arriverebbe alla ventesima gara stagionale: da accordi con il Newcastle la Roma sarebbe obbligata a riscattarlo, per 5,5 milioni di sterline).
FISCHI Se a Palermo Destro aveva messo una toppa all’errore di Astori, ieri non c’è riuscito: bordata di fischi quando ha provato il tiro da centrocampo, seconda sul 2-1, quando ha calciato in porta invece di servire un compagno. E i fischi della Curva, con il mercato ancora aperto, e il Milan in cerca di un centravanti, fanno più rumore delle tante dichiarazioni d’incedibilità di tecnico e dirigenti.