(F. Balzani) – Vincere a Firenze per non aumentare il distacco dalla Juve ed allontanare il temporale. Finora, infatti, su Trigoria si sono sentiti solo i tuoni (zero sconfitte nel 2015), ma la vittoria striminzita con l’Empoli non ha scacciato le nubi. Domenica sera contro la Fiorentina di Montella (che la Roma sfiderà anche nei quarti di coppa Italia all’Olimpico martedì 3 febbraio) c’è il rischio che possa piovere davvero così come accadde ai tempi di Spalletti (4-1 nel 2009, l’inizio della fine della sua esperienza a Roma) e Luis Enrique (3-0 e prime crepe). Questa Roma è più forte e Garcia non rischia il posto, ma se la squadra dovesse scendere in campo col piglio delle ultime due partite il rischio di debacle è alto. Il tecnico, che ieri ha provato di nuovo a infondere entusiasmo alla squadra, si affiderà al centrocampo tutto muscoli formato da Strootman, De Rossi e Nainggolan. In difesa ancora in dubbio Manolas che ieri ha svolto differenziato mentre a destra potrebbe toccare a Florenzi convinto da Garcia a giocare da terzino a causa della scarsa forma di Maicon e dell’infortunio di Torosidis. Davanti fuori Destro e ritorno al tridente Ljajic-Totti-Iturbe.