(D. Stoppini) La botta è tremenda, di quelle che segnano un confine: la stagione di Kevin Strootman è finita qui. Orizzonte nero, colpa di due parole: lesione cartilaginea. Questo ha trovato dentro al ginocchio sinistro l’équipe olandese guidata dai professori Van Dijk e Kerkhoffs, nell’artroscopia effettuata ieri ad Amsterdam. Niente come previsto, tutto peggio del previsto: non solo dunque la rimozione della «Cyclops Syndrome», la massa di tessuto fibroso emersa nei giorni scorsi. Ma soprattutto, una lesione alla cartilagine del ginocchio sinistro, lo stesso operato nel marzo 2014. Con tempi di recupero tutti da valutare in base alla fase di rieducazione, ma comunque stimabili non inferiori ai quattro mesi.
Lacrime e parole Raccontano di un calciatore distrutto nel morale: normale sia uscita anche qualche lacrima a un centrocampista che solo il giorno prima chiedeva di evitare speculazioni, promettendo un veloce recupero. Lo stesso Kevin che ieri ha anticipato addirittura il bollettino medico diffuso dalla società, tanta era la voglia — meglio, l’amarezza — di comunicare al mondo che «purtroppo ho riportato qualche danno cartilagineo dopo il colpo nella partita contro la Fiorentina — ha scritto attraverso twitter —. Questo significa che dovrò prendermi un periodo di riposo più lungo del previsto rispetto a quanto anticipato in precedenza. Sono estremamente deluso, ci vorrà molto più tempo prima che possa tornare in campo di nuovo».
TEMPISTICA Ora resterà in Olanda 10-15 giorni, per poi tornare a Trigoria dopo un nuovo controllo al ginocchio: questo il programma a breve termine. Roba da mani nei capelli per Garcia, che almeno nel reparto ha ritrovato Keita (subito convocato, stasera in panchina). Dal mercato, salvo colpi di scena in stile Capoue-Mavuba, non arriverà nessuno: la società crede nella crescita di Paredes. E intanto ieri ha confortato via telefono l’olandese, che ha purtroppo avuto ragione nello spingere a farsi visitare dai suoi medici di fiducia dopo Fiorentina-Roma. Le sensazioni del centrocampista non erano state buone, fin dai primi momenti. Ma certo neppure lui immaginava una diagnosi così negativa. Alle polemiche, invece, sarà abituato. Strootman si è affrettato a scrivere che la lesione alla cartilagine è dovuta alla partita di Firenze, probabilmente una conseguenza della distorsione. Ma certo i dubbi relativi alla fase di recupero della scorsa estate, seguiti passo dopo passo dall’équipe olandese, esistono. Anche dentro Trigoria. Che qualcosa non sia filato per il verso giusto ben prima di Firenze — tra tempistica e metodi di lavoro — è un sospetto nato nella testa di molti. Sospetto che ormai conta poco e non porta niente, almeno alla Roma, da ieri senza l’uomo a cui affidava molte delle speranze di rimonta scudetto.