«Siamo secondi in campionato e in corsa su tre competizioni: i numeri parlano per noi, raramente si è vista una Roma così. È vero pareggiamo troppo, ma non bisogna avere la memoria corta». Garcia, orgoglioso e ambizioso, lancia la Roma all’inseguimento della Juve. Punta ancora allo scudetto: «Io non cambio idea. E sono tranquillo. E guardo avanti, senza vedere che cosa succede alle nostre spalle». Il riferimento al Napoli che si è avvicinato: ora è a meno 6.
STRANA ACCUSA – «Destro è partito, ma resto dello stesso avviso. Mattia è centravanti di talento e uomo di qualità. Voleva, però, andare via per giocare di più. Mi sarebbe piaciuto che avesse avuto un sostegno maggiore e non parlo di me, dei compagni e della società, quindi è facile capire a chi mi riferisco. Per lui parlano i numeri, sostenerlo era un atteggiamento obiettivo e da tifosi». Insomma è stato l’ambiente a spingere al Milan il centravanti, che in serata ha ringraziato i suoi ex compagni su Facebook. Eppure proprio il francese aveva detto che Destro sarebbe stato «utilissimo» nel girone di ritorno, posizione simile a quella su Benatia quando, l’estate scorsa, confermò in pubblico il difensore: «Finché il giocatore è della Roma io lo difendo: come faccio a dire che un giocatore parte sicuro e poi magari non va via?».
PARTENZA LANCIATA – Elogia e rispetta l’Empoli: «Tatticamente è la squadra più organizzata del campionato. Abbiamo segnato poco contro di loro, soprattutto in Coppa Italia. Ma è una squadra con un atteggiamento micidiale, brava sui calci piazzati In difesa dobbiamo fare molta attenzione». Le assenze non lo preoccupano: «Mancheranno in molti, ma io penso solo a quelli che possono giocare. L’Olimpico era la nostra cassaforte, dobbiamo fare in modo che sia di nuovo così. Dobbiamo, però, partire forte, andare in vantaggio e non sotto. E non fermarci. Voglio una gara piena, sfruttando l’appoggio dei tifosi. In questo momento abbiamo bisogno di loro».