(C. ZUCCHELLI) – Natale per tutti, ma non per lui. Saranno giorni di lavoro questi per Walter Sabatini, alle prese con il mercato e con un doppio obiettivo: sfoltire la rosa – priorità – e cercare di prendere quei due o tre giocatori funzionali alle richieste dell’allenatore. Luis Enrique è in Spagna ma il filo diretto con Trigoria è aperto e in continuo divenire. Le ultime tre partite hanno sostanzialmente cambiato i piani: la Roma prima aveva come obiettivo la ricerca di un centrale, che potesse sostituire Burdisso, e di almeno un paio di esterni. L’affidabilità di Rosi e la riscoperta di Taddei, oltre alla presenza di José Angel, hanno modificato in parte il pensiero della società che potrebbe quindi prendere solo un giocatore di fascia, magari a destra e magari sudamericano. Il nome, per ora, è solo nella testa di Sabatini. Al centro Juan, Heinze, Kjaer e, in seconda battuta, De Rossi, lasciano Luis Enrique sostanzialmente tranquillo: la Roma è alla finestra ma non si svenerà per un centrale, aspetterà l’evolversi della situazione e se ci sarà una possibilità interverrà. Le ipotesi sono due: Botìa dello Sporting Gijon, su indicazione dell’allenatore, oppure Gastaldello della Sampdoria. In questo caso potrebbe esserci uno scambio con Cassetti, ormai sul piede di partenza. Nessuna rottura con la Roma, semplicemente Marco, 35 anni da compiere e un contratto in scadenza a giugno, vorrebbe una squadra in grado di farlo giocare nel suo ruolo preferito, quello di terzino destro. Nella Roma non avviene, Luis Enrique lo considera un centrale, e lui si sta quindi guardando intorno. D’accordo con la società e con la reciproca promessa di non forzare la mano, né in un senso né nell’altro. Sempre con la Sampdoria è in piedi il discorso per quanto riguarda il centrocampista Obiang che però il ds Sensibile continua a ribadire “incedibile”. E’ proprio sul centrocampo che si sta concentrando Sabatini: lui vorrebbe un centrocampista giovane e forte, pronto già per il calcio europeo – identikit di Guarin, suo pallino da mesi e messo dal Porto sul mercato come confermato dal suo agente – ma prima di poter fare un’offerta dovrà capire la situazione di quei giocatori che sembrano non rientrare più nei piani di Luis Enrique. Anzi, per la precisione Sabatini dovrà capire il futuro di Pizarro.
Simplicio e Greco, sul piede di partenza, sono stati bloccati: il primo resterà sicuramente, sul secondo ci sono ottime possibilità. Non considerando Barusso (che al momento non ha offerte) tutto dipende dal cileno: la Roma vorrebbe cederlo, regalando anche il cartellino, ma lui intende rispettare il contratto fino alla scadenza prevista nel giugno del 2013. L’idea di andare a Palermo, ipotesi già rifiutata in estate, non gli piace, ancor meno quella di trasferirsi in Spagna. Pizarro ne fa una questione di stimoli (pensa di poter dare ancora molto alla Roma) e di famiglia, che non intende spostare se non per tornare in Cile tra un anno e mezzo. Al ritorno dalle vacanze la società ci parlerà cercando, con lui, di trovare una soluzione. Lo stesso si può dire per Cicinho che però, al contrario del Pek, punta a tornare subito in Brasile: richieste ufficiali alla Roma
ancora non sono arrivate, la società potrebbe svincolarlo anche gratis, a sei mesi dalla scadenza del contratto, pur di liberarsi di un ingaggio pesante.
BORRIELLO – Pesante l’ingaggio di Cicinho, pesantissimo quello di Marco Borriello, che con i premi arriva quasi a quattro milioni netti l’anno. Ogni giorno che passa l’ipotesi di vederlo compagno di Vucinic alla Juventus si fa sempre più concreta: martedì è prevista una telefonata tra Sabatini e Marotta, il quale potrebbe accettare le condizioni della Roma: ingaggio pagato dalla Juve, un milione per il prestito oneroso e diritto – non obbligo, che poi in realtà è un accordo verbale tra le parti non previsto dai regolamenti – di riscatto a una cifra già fissata.Il Marsiglia, comunque, resta alla finestra mentre il Genoa, attraverso le parole del suo presidente, Preziosi, sembra tirarsi fuori: «Borriello è un ottimo giocatore ma è già stato promesso alla Juve».