La Fiorentina aggrava la crisi della Roma, buttandola fuori dalla Coppa Italia e rompendo il tabù di Vincenzo Montella, che sulla panchina viola non aveva mai battuto la sua ex squadra: sei sconfitte e il recente pareggio in campionato. Si giocherà la semifinale contro la Juve: due match caldissimi.
Vittoria chiara
È una vittoria chiara, costruita nel secondo tempo con una semplice mossa: attaccare con continuità la fascia di Maicon, un fantasma che non riesce più ad attaccare e tanto meno a difendere. Il brasiliano si trascina da tempo un problema alla cartilagine del ginocchio e, ora come ora, non è presentabile. Da domenica prossima, a Cagliari, in una gara che già si annuncia come molto difficile, potrebbe tornare Torosidis. Non certo un campione, ma, almeno, un giocatore tatticamente disciplinato.
Super Gomez
La Fiorentina ha quello che alla Roma manca completamente: la serenità, la brillantezza atletica e un centravanti. Mario Gomez ha messo insieme il quarto e il quinto gol del suo 2015: due li aveva segnati all’Atalanta in Coppa Italia, uno alla Roma in campionato e altri due in questa occasione. Il primo da rapinatore d’area, lasciando sul posto Astori. Il secondo difendendo il pallone in area, mettendo ancora una volta in evidenza i limiti del suo marcatore. Due gli assist di Pasqual, simili: il primo contro Maicon e il secondo contro Florenzi, un altro dei giocatori più in crisi della Roma. E’ proprio su Mario Gomez, ritrovato, che la Fiorentina spera di costruire una primavera di successi. La Roma non può che aspettare Gervinho e Doumbia di ritorno dalla Coppa d’Africa. L’impressione è che, da lì in poi, le giocheranno tutte o quasi. Questa squadra, martoriata dalle assenze (Castan, Balzaretti, De Rossi, Strootman, Iturbe) ha bisogno di resettare tutto o quasi.