(E. Menghi) L’ironia della sorte vuole che la Roma decimata dalle assenze presenti un giocatore infortunato. Un paradosso che andava probabilmente gestito meglio, per evitare l’imbarazzo ammesso da Sabatini mezz’ora dopo la conferenza di Ibarbo. L’attaccante si portava dietro un problema da Cagliari, ufficialmente un’elongazione al polpaccio, percepita come una scusa dalla tifoseria rossoblu preparata all’addio e trasformata in un guaio di ben altro tipo ieri nella sala stampa di Trigoria. Il medico del Cagliari Marco Scorcu ieri sera ha spiegato: «Il ragazzo era infortunato, con noi non riusciva a fare nemmeno un allenamento differenziato. Noi di questo abbiamo informato i colleghi della Roma. Nel nostro crono programma di recupero, Ibarbo avrebbe dovuto fare una visita di controllo domani (oggi, ndc), per poi poterlo riaggregare».
Premettendo che l’italiano del colombiano non è perfetto, nonostante i 4 anni trascorsi in Sardegna, l’inghippo linguistico ha ricoperto ulteriormente la vicenda di un alone di mistero. «Quando mi sono fermato a Cagliari – ha provato a spiegare – sono andato in Spagna, a Barcellona. Mi ero fermato per il tendine rotuleo del ginocchio e il dottore Cugat mi aveva dato un mese per tornare a lavorare con la squadra. Era il 29 dicembre, è passato più di un mese. Sarei dovuto rientrare contro la Roma. Se qualcuno pensa che stavo facendo questo per trasferirmi, non è un problema mio. Io ora devo pensare solo alla Roma».
Quel Cagliari-Roma che aveva cerchiato in rosso sul calendario come data per il rientro lo vedrà da casa.Altro scherzo del destino. Gli infortuni a far la conta sarebbero due, uno vecchio da controllare, e per questo era in programma una visita da Cugat a Barcellona proprio oggi, e uno nuovo da verificare, e per questo l’appuntamento spagnolo sarebbe stato rimandato alla prossima settimana. La priorità va al polpaccio, per cui oggi Ibarbo effettuerà gli esami.
Il bollettino medico era previsto per ieri, il CEO Italo Zanzi lo aveva anticipato in conferenza, ma a Trigoria si sono presi più tempo per ufficializzare il danno, visto che si tratta di un problema muscolare e in questi casi è meglio lasciar passare qualche ora prima della risonanza. Il colombiano si è fermato a fine allenamento, durante la partitella: «Ho avvertito una sensazione normale, senza dolore. Una piccola contrattura, diciamo così. Dobbiamo aspettare quello che dicono i medici, ma non credo sia grave, perché cammino normalmente». Per esperienza, al Bernardini preferiscono non sbilanciarsi e aspettare l’esito degli esami. Il Professor Cugat, lo stesso che si era occupato del ginocchio di Destro dopo l’operazione, dovrà aspettare una settimana prima di vedere da vicino Ibarbo. Nel marzo scorso, durante un’amichevole con la Colombia, l’attaccante si era scontrato con il portiere della Tunisia e il suo ginocchio si era gonfiato. Lo stop è stato meno serio del previsto, ma gli strascichi di quell’infortunio se li è portati a Roma. A Barcellona va spesso per farsi controllare, ma non ha potuto farlo prima di scendere in campo contro la Fiorentina e il medico non l’ha presa benissimo, perché voleva dargli prima l’ok dopo le terapie di gennaio: «Avevo detto al mister che mi sentivo bene. Ogni 7 giorni devo andare dal dottore (qui la lingua gli avrebbe giocato un brutto scherzo: avrebbe voluto dire che da 7 giorni aveva l’appuntamento fissato, ndc)». Doppio infortunio a parte, Ibarbo si concentra sulla sua nuova sfida: «Cercherò di sfruttare al meglio quest’occasione, è il sogno di ogni calciatore giocare in un grande club e avere un compagno come Totti. La mia ambizione è vincere tutto».