(F. Balzani) «Garcia lo vogliono in tanti, ma resterà qui finché non vincerà la scudetto». Il guizzo di Sabatini è arrivato nel secondo tempo, subito dopo la sigaretta che ha imposto il time out a una conferenza stampa fiume in cui il ds ha provato faticosamente a rilanciare le ambizioni dei giallorossi.
«È un momento così, siamo vittime di una congiunzione astrale negativa. Non cancelliamo la parola scudetto, ma oggi dobbiamo conservare il 2˚ posto per provare a raggiungere la vetta. Pallotta vuole vincere e se non lo farà quest’anno lo farà l’anno prossimo». Poi Sabatini – che ha ribadito di voler restare in giallorosso («La Roma è il mio motivo di vita fenomenale») – ha difeso l’operato di Garcia e dello staff tecnico: «Il tecnico ha ricevuto proposte che si possono definire irrinunciabili (Psg e Monaco, ndr) ma vuole rimanere qui e vincere con noi. Lui e i ragazzi troveranno la soluzione per tornare forti come prima. Infortuni? Non possiamo imputare tutto quello che succede al preparatore atletico, che lavora 12 ore al giorno e si sta comunque confrontando con l’allenatore».
Ma Sabatini è soprattutto uomo mercato, e quello appena concluso non ha soddisfatto tutti. «Doumbia mi impressionò quando ero a Palermo. I suoi numeri sono imbarazzanti: ha una media di realizzazioni altissima, da 0,90 gol a partita. Destro invece non era più felice qui, ma potrebbe tornare e lo accoglieremmo a braccia aperte. Se non lo farà, avremo fondi da investire. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi prefissati anche se ci abbiamo messo tanto. Terzino destro? Ci fidiamo di Maicon e Torosidis». Poi sottolinea un aspetto economico: «Non tiriamo fuori giocatori come Cavani perché 15 più 15 fa 30 ma 15 più 2,5 fa 17,5 e sono quelli che ho speso per Doumbia. Vi invito a pensare che Cavani costerebbe tanto quanto il ricavo annuale di questa società. Higuain? Ha una clausola di 100 milioni».
Sabatini torna alla crisi della Roma: «La prima partita contro il Bayern in casa ci ha dato disagio, qualcosina nella squadra si è perso. La ricetta? Dobbiamo ritrovare la stima per poter tornare sui nostri passi e per essere la Roma che tremare il mondo fa. Siamo usciti dalla coppa Italia: ora ci tuffiamo subito nell’idea di poter vincere l’Europa League e tornare in corsa per lo scudetto a cui crediamo ancora».