(E. Menghi) La Roma ringiovanisce e vince. Dopo quattro pareggi consecutivi in campionato, i giallorossi ritrovano i tre punti sul campo pesante di Cagliari. La notte passata in Sardegna ha portato consiglio, Garcia ha scelto di mandare in campo dal primo minuto il giovane Verde, assumendosi un rischio. Un altro se l’è preso schierando Totti, non al meglio per una sindrome influenzale. Ma nell’emergenza totale era difficile proporre un attacco diverso da questo, completato da Ljajic. Pjanic agisce dietro le punte, Keita e Nainggolan si muovono davanti alla difesa, composta da Torosidis (concesso un turno di riposo a Maicon), Yanga-Mbiwa, Astori e Holebas. Il discorso sull’approccio è rimandato alla prossima partita, perché dopo un minuto e due secondi appena arriva il primo grosso rischio: Avelar fa partire un cross morbido, Joao Pedro prova a metterla in mezzo, Torosidis spazza via, rimediando al buco lasciato a destra. Al 9’ Verde si presenta con personalità, scarica un sinistro che si alza appena sopra la traversa dopo venti metri palla al piede. Al 16’ un Nainggolan appannato al ritorno nella sua Cagliari regala un pallone agli avversari, Cop ci prova da fuori, ma De Sanctis blocca. Al 19’ ancora Cop, che supera Yanga-Mbiwa in velocità e calcia con il sinistro da posizione defilata, ma il portiere giallorosso copre bene sul primo palo. Al 23’ né Mapou né Astori arrivano sul pallone messo in mezzo da Verde sugli sviluppi di un angolo rimediato da Torosidis dopo un bel dialogo con il diciottenne sulla fascia destra. Al 26’ arriva la prima iniziativa nello stretto di Ljajic, che sposta la palla e calcia, troppo centralmente per far paura. Un minuto più tardi, Keita inventa per Verde, il destro non è il suo piede e non inquadra la porta, ma di pochissimo. Al 38’ si rifà donando un pallone d’oro a Ljajic per l’1-0: «scucchiaiata» perfetta di Verde, Adem s’inserisce in area e sotto rete non sbaglia. Ottavo gol in campionato, è sempre più capocannoniere della squadra. Zola cerca di mettere a punto delle contromisure in corsa e pretende prima una doppia poi una tripla marcatura su Verde: è lui l’uomo in più del primo tempo della Roma. A inizio ripresa tornano i vecchi problemi: il Cagliari parte forte, i giallorossi sembrano aver perso la concentrazione e al 4’ Dessena prova la girata con il destro, andando vicinissimo al pari con un tentativo estroso e casuale. Al 14’ il destro al volo di Conti dal limite impegna De Sanctis, la Roma è la vittima preferita del capitano rossoblu, ma stavolta non passa. Le tante assenze tra i giallorossi e le condizioni di salute di Totti permettono a Sanabria, appena rientrato dal Sub20, di esordire in campionato con la maglia della Roma. Al 21’ De Sanctis salva la Roma sul diagonale di Cop, è la migliore occasione dei sardi, con tante responsabilità a carico di una difesa addormentata e spiazzata nell’uno contro tre. I ritmi più alti imposti dai padroni di casa fanno soffrire fin troppo i giallorossi, che hanno persino il vento a sfavore nella ripresa e fanno una fatica incredibile. Cop si divora un goincredibile al 33’, Yanga Mbiwa lascia passare il pallone, il nazionale croato a porta spalancata spara alto e si mette le mani tra i capelli. Roma in affanno. Holebas prende un giallo pesante per un’entrata in ritardo sul neo entrato Sau: il greco era diffidato, salterà il match interno col Parma. Al 35’ Sanabria lancia un bel contropiede, lascia a Torosidis, che serve Verde, il Primavera mette il turbo e col tocco sotto di sinistro cerca la porta, ma non rimedia nemmeno l’angolo. Al 40’ Verde crossa lungo per Paredes, che di prima intenzione col destro trova il raddoppio: la palla batte sul palo e s’infila in rete dietro Brkic, è il primo gol in Serie A dell’argentino, il quindicesimo marcatore diverso per la Roma in questo campionato. A sette secondi dalla fine dei cinque minuti di recupero, M’Poku accorcia le distanze, ma ormai è troppo tardi: finisce 2-1, la squadra di Garcia resta a -7 dalla Juventus, evitando la fuga dei bianconeri e mantenendo il Napoli a 4 punti di distanza.