(M.Pinci) – La Roma prova a prendere il volo. Non soltanto in campo, dopo la ritrovata vittoria di Cagliari, ma anche fuori. E per volare, prova ad affidarsi agli esperti in materia: la proprietà americana della Roma ha avanzato da qualche tempo una proposta di partnership ai vertici di Etihad, il vettore arabo fresco di accordo con Alitalia. Si discute per una doppia sponsorizzazione che farebbe le fortune della Roma futura lanciandola in una dimensione diversa, vicinissima a quella che prevede il piano finanziario predisposto da Pallotta con Goldman Sachs e che punta a toccare quota 200 milioni di fatturato nel 2016: la griffe del marchio Etihad sulla maglia e sullo stadio è stata valutata dal club giallorosso qualcosa come 30 milioni di euro all’anno. Per la precisione, 14 milioni la maglia e 14 il “naming” dello stadio di Tor di Valle, che il club conta di iniziare a costruire al massimo entro fine estate. Un affare gigantesco, a cui la compagnia aerea non ha detto no: ha preso tempo per riflettere, ma si è detta comunque interessata alla proposta, anche se in caso di accordo i termini potrebbero essere rivisti al ribasso, una ventina di milioni complessivi anziché i 30 di cui si è discusso fino a oggi. La chiave del potenziale accordo è l’aeroporto di Fiumicino: uno scalo destinato nelle intenzioni della compagnia aerea a diventare snodo cruciale del mediterraneo per i voli verso Oriente, e situato a pochi chilometri dal futuro stadio di Tor di Valle. E in questo senso, attenzione alla spinta dell’Olimpiade 2024, forse l’occasione giusta per legare i fili: il “romanista” Malagò da una parte, dall’altra Montezemolo, presidente del comitato promotore dei Giochi, ma anche di Alitalia. Già, il core business italiano del gruppo Etihad. Gli americani, a partire dalla CAA che gestisce la cessione dei diritti dell’impianto, sperano di trovare un accordo, magari entro l’inizio della prossima stagione. Tra l’altro da tempo circola l’indiscrezione secondo cui Etihad vorrebbe accompagnare l’investimento fatto con Alitalia con lo sbarco nel mondo del calcio italiano. Anche se in tanti, dalla Lega alla Federcalcio, sperano ancora in un investimento su più larga scala. E contatti la compagnia di Abu Dhabi ne ha avuti anche con la Sampdoria di Ferrero, che da inizio gennaio sta tentando il sorpasso sulla Roma per un accordo. Di certo Pallotta, che di questa ipotesi ha messo al corrente anche Goldman Sachs nell’ambito del piano di ristrutturazione del debito, ha già parlato personalmente con i vertici della compagnia durante il match di Manchester con il City a ottobre. Tra fine febbraio e inizio marzo Mr President sarà invece di nuovo a Roma, per assistere a Roma-Juve e riallacciare i discorsi sullo stadio e tentare di dare slancio all’iter in Regione per il via libera definitivo. Contro il Parma Garcia spera di poter contare finalmente su Gervinho e sul neo acquisto Doumbia. L’ala è attesa a Roma, dopo il successo in coppa d’Africa, per domani. Potrebbe impiegare un giorno in più il nuovo centravanti, che dovrebbe passare da Mosca per raccogliere documenti e effetti personali. Uno giocherà, per l’altro debutto in corsa.