(A. Pugliese) I proclami sono lontani, quasi messi in un cassetto. Il Garcia attuale è molto più pragmatico, punta alla sostanza più che alle iperboli. Ed allora inutile tornare a parlare di scudetto, almeno finché la distanza dalla Juventus non sarà ridotta di un po’. «Intanto vinciamo con il Parma, che non è una gara facile, poi vedremo». Già, anche perché oggi la Roma potrebbe mancare di tutte e tre le fonti di gioco: Totti e Maicon non saranno neanche convocati, Pjanic potrebbe partire dalla panchina. È vero, dovrebbe tornare Gervinho e il Parma non sembra essere avversario insormontabile. Ma non si sa mai…
ASSENZE E RITORNI «Totti va risparmiato, in questi giorni l’ho visto debole (causa sindrome influenzale, ndr), preferisco che si prepari senza pressioni — dice Garcia — Maicon invece è di nuovo fermo, speriamo possa tornare presto. In futuro abbiamo tanti impegni, li vorremmo affrontare con il Maicon che conosciamo e cioè un giocatore devastante». Già, ginocchio permettendo però. Ed allora oggi sarà probabilmente la partita degli ivoriani, probabilmente più di Gervinho che di Doumbia. «Gervinho indispensabile? Nessuno lo è, tra l’altro i cimiteri sono pieni di persone indispensabili — continua il tecnico francese — Doumbia vedremo, ha un solo allenamento nelle gambe, deve ancora capire il nostro gioco. Ma è un bomber, un attaccante che sa fare gol, lo abbiamo preso per questo». Magari per Doumbia ci sarà qualche minuto in corsa. E magari anche per Daniele Verde, la nuova speranza giallorossa. «Il futuro suo è alla Roma, ma ora su Daniele non dobbiamo mettere troppa pressione. Ha qualità, sa ascoltare, è umile e deve continuare a tenere i piedi per terra». Ed allora oggi si va a caccia dei tre punti, magari anche senza prendere gol. All’Olimpico, del resto, non succede da quasi due mesi.