(F.Bianchi) – Pressing del Governo (Renzi e Delrio) su Caudio Lotito: domani ad Alba, in occasione dei funerali di Ferrero, il premier vedrà Giovanni Malagò. In occasione della gaffe di Tavecchio su Opti Poba il Premier gli chiese: “Che posso fare?”. “Niente”, fu la risposta del n.1 del Coni. Sarà lo stesso anche domani? Ci sono delle regole da rispettare, è vero, ma il Governo vuole che si trovi una soluzione perchè al calcio, anche al calcio, arrivano denari pubblici. Malagò ha le mani legate, ma sino ad un certo punto: di sicuro il superprocuratore Coni, il generale Enrico Cataldi, può fare pressioni su Stefano Palazzi, in modo che la sua inchiesta non assuma come in altri casi (scandalosi) tempi biblici. Il procuratore Figc presto sentirà l’accusatore n.1 di Lotito, Pio Jodice, che oggi ha ribadito: “Non voglio essere eroe, ma Malagò commissari la Figc”. Non può farlo. Almeno non adesso, non ci sono i termini di legge (sportiva). La prossima settimana (il 23 o il 27) c’è consiglio federale Figc: visto che la serie A è quasi tutta schierata con Lotito (tranne Juve, Roma e Fiorentina: che fine ha fatto, a proposito, il moralizzatore De Laurentiis?), ecco che potrebbe essere lo stesso Tavecchio a togliere al patron di Lazio-Salernitana (e chissà quante altre squadre) la delega per le riforme. Lo appoggerebbero di sicuro Ulivieri, Tommasi, Nicchi (non meritava certo quell’insulto) e Abodi che oggi ha ribadito quello che aveva detto a noi l’altro giorno (“Lotito non è il padrone”). Tornando a Palazzi, che ha aperto due inchiesta (una anche per gli insulti a Stefano Farina, designatore serie B): secondo l’interpretazione dell’avvocato Massimo Rossetti, responsabile area giuridica Federsupporter, oltre all’ipotesi di reato (sportivo) dell’articolo 1, che peraltro è molto esteso, ci potrebbe essere anche l’illecito sportivo. Non così la pensano in ambienti vicini alla Procura federale mentre dalla Figc fanno maliziosamente notare come il comunicato più duro nei confronti di Lotito sia quello di Tavecchio (più duro di quelli di Delrio e Malagò…).
Intanto Marco Tardelli, ex campione del mondo 2006, ha rinunciato ad un’offerta della Figc: in novembre il dg di Via Allegri, Michele Uva, gli aveva proposto il ruolo di coordinatore dei centri federali giovanili. Uva aveva messo a disposizione un budget di circa 1 milione di euro, non poco di questo tempi (gli additional referees ad esempio ne costano, 1,2). Il progetto stava molto a cuore a Tavecchio e faceva parte importante del suo programma elettorale. Da novembre ad oggi Tardelli però non ha scritto una riga: ha preferito rinunciare. Questione di soldi? O c’è altro? La Figc troverà un’altra soluzione, Tavecchio non rinuncia facilmente alle sue idee.