ROMA – Un’illusione durata un tempo. La Roma dello scorso anno sembrava essersi ritrovata di colpo in una sera, con 45 minuti all’insegna dei principi di gioco che avevano fatto la fortuna della formazione di Garcia nei mesi passati. E’ bastato un lampo di un Feyenoord tutt’altro che irresistibile per rigettare l’undici capitolino nei problemi che hanno caratterizzato il difficilissimo avvio di 2015. L’andata del sedicesimo di finale di Europa League finisce 1-1, ai giallorossi servirà una vittoria o un pareggio con almeno due reti nel fortino del de Kuip per volare agli ottavi.
SCELTE APPARENTEMENTE VINCENTI – Garcia si fida della freschezza di Verde e lo lancia nel tridente con Totti e Gervinho, l’avvio di gara trasmette la sensazione che il Feyenoord non abbia minimamente studiato punti forti e deboli della formazione giallorossa. Possesso palla prolungato, la Roma resta guardinga per riconquistare la sfera e andare ad attaccare lo spazio alle spalle di una linea difensiva stravolta in estate dalle cessioni di de Vrij e Martins Indi. Già al 7′ la Roma potrebbe sbloccare lo stallo, con la solita giocata di Totti in verticale. Nelom non tiene Verde, cross per il solissimo Gervinho, l’ivoriano spreca da due passi. Il copione tattico non cambia, Torosidis – preferito a Florenzi – mette in mezzo da destra, Vermeer smanaccia a terra, Totti perde l’attimo per il tap-in e deve lavorare nuovamente la sfera, servendo il rimorchio di Pjanic. Il bosniaco calcia di controbalzo, sfera alta. Il vantaggio si materializza con una splendida azione sulla destra. Verde pesca l’inserimento senza palla di Torosidis, cross rasoterra, Gervinho taglia bene sul primo palo e insacca. E’ nettamente il miglior momento della Roma, l’ivoriano può aumentare il vantaggio su un’altra fuga sulla destra: traversone di Verde, l’ex Arsenal sbaglia lo stop che lo avrebbe messo in condizione di siglare la doppietta.