(J.Manfredi) – La Roma colleziona a Verona un altro pareggio (9° nelle ultime 12 gare ufficiali, se si considera anche la gara di coppa con l’Empoli terminata 1-1 al 90’) e dice, praticamente, addio alle ultime speranze scudetto. Un punto benedetto, invece, per gli scaligeri che mettono così fine alla striscia di 3 sconfitte consecutive e si portano a +5 dal terzultimo posto.
LA ROMA E’ UN MALATO CRONICO – I giallorossi continuano a essere malati cronici. In questo momento non riescono a fare di più. Manca loro il cambio di passo e la capacità di smarcarsi senza palla. Anche al Bentegodi hanno condotto quasi costantemente le danze ma non si sono, praticamente, mai resi pericolosi se non con conclusioni dalla lunga distanza. Il possesso è divenuto ormai sterile e stucchevole. Nessuno si libera nello spazio, nessuno si prende la responsabilità di un’iniziativa diversa dal tocco all’indietro per ricominciare l’azione. Garcia farebbe bene a trovare soluzioni diverse prima di vedersi piombare addosso il Napoli.
VERONA, UN PARI MERITATO – Il Verona ha fatto l’unica partita che, in questo momento, poteva permettersi. Ha chiuso bene tutte le linee di passaggio, si è difeso con ordine con tutti gli 11 uomini dietro la linea del pallone e ha condotto il porto il pari senza particolari affanni. Ha avuto, sì, un pizzico di buona sorte nel recuperare il risultato subito dopo essere andato sotto. Ma alla fine se l’è guadagnata con una prestazione gagliarda, fotografata nel migliore dei modi dalla lodevole prova a tutto campo dal guerriero Hallfredsson.
GARCIA LASCIA DE ROSSI E HOLEBAS IN PANCHINA – Per l’occasione Garcia ha deciso di rilanciare insieme Pjanic e Totti, preferendo Keita a De Rossi in mediana, Cole a Holebas sulla sinistra e Astori a Yanga-Mbiwa in difesa. Inoltre ha riproposto di nuovo Florenzi nel non gradito ruolo di terzino destro. Sul fronte opposto Mandorlini ha effettuato tre cambi, uno per reparto, rispetto alla squadra sconfitta a Genova: in difesa ha rispolverato Brivio in sostituzione di Agostini, a centrocampo ha preferito Ionita a Greco mentre davanti, al posto di Lazaros, ha schierato Jankovic.
JANKOVIC REPLICA A TOTTI – La Roma ha subito preso in mano il comando delle operazioni e, dopo aver sfiorato il vantaggio con Nainggolan, Ljajic e Manolas, è passata: a sbloccare il risultato ha pensato al 26’ il solito Totti con un gran destro da 25 mt che si è insaccato nell’angolo alla destra di Benussi. I giallorossi hanno insistito ma, dopo aver mancato il raddoppio con Ljajic, si sono visti riprendere al primo tiro in porta (38’): su un angolo dalla sinistra, Jankovic è svettato più alto di Ljajic e ha schiacciato di testa verso la porta spiazzando De Sanctis grazie alla duplice complice deviazione di Astori e Keita.
TRAVERSA DI LJAJIC, TOROSIDIS EVITA IL 2-1 – La Roma ha reagito con rabbia ma non è andata oltre una traversa, colpita da Ljajic con una punizione da 25 mt prima dell’intervallo. Nella ripresa la formazione gialloorossa ha insistito ma il suo tiki-taka è divenuto irritante. Il Verona ha ringraziato e, al 60’, è andato addirittura vicinissimo al vantaggio con Hallfredsson che si è visto sventare un sinistro a colpo sicuro sulla linea, a De Sanctis battuto, da Torosidis, subentrato all’infortunato Florenzi.
GARCIA, CAMBI INEFFICACI – Garcia ha tentato il tutto per tutto inserendo prima Doumbia per Totti (che non ha gradito) e, infine, Verde per uno spento Pjanic. Ma tutto quello che è riuscito a produrre la squadra sono state due conclusioni telefonate da fuori di Nainggolan, uno che in carriera ha segnato 16 gol in 260 partite. Se questo è uno schema per tornare a vincere, allora, la Roma rischia di mettere presto al repentaglio anche il secondo posto.
VERONA-ROMA 1-1 (1-1)
Verona (4-3-3): Benussi 6,5, Pisano 6.5, Moras 7, Marquez 6,5, Brivio 6.5, Ionita 6.5 (24′ st Obbadi 6), Tachtsidis 6, Hallfredsson 7, Gomez 6,5 (38′ st Lazaros sv), Toni 6, Jankovic 6,5 (24′ st Greco 6). (95 Gollini, 5 Sorensen, 7 Saviola, 17 Lopez, 25 Marques, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho, 71 Martic). All.: Mandorlini.
Roma (4-3-3): De Sanctis 6, Florenzi 6 (40′ pt Torosidis 7), Manolas 6.5, Astori 6.5, Cole 6,5, Pjanic 5 (38′ st Verde sv), Keita 6 , Nainggolan 6.5, Gervinho 5, Totti 6,5 (20′ st Doumbia 5), Ljajic 6. (12 Curci, 28 Skorupski, 2 Yanga-Mbiwa,16 De Rossi, 25 Cholevas, 32 Paredes, 33 Spolli, 48 Ucan, 96 Sanabria). All.: Garcia.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 5,5.
Ammoniti: Jankovic, Cole, Manolas, Nainggolan per gioco falloso. Gomez per comportamento non regolamentare.
Reti: nel pt 25′ Totti, 38′ Jankovic.
Angoli: 8-6 per la Roma.
Recuperi: 1′ e 3′.
Spettatori: 17.953.