(C. Zucchelli) L’agenda è quella di sempre quando viene a Roma, anche se stavolta la compagnia è più numerosa del solito. James Pallotta si divide tra incontri istituzionali, shopping, cene, visite turistiche e con la squadra, ma stavolta lo fa con gran parte dei consiglieri di amministrazione al seguito (tra cui l’ex calciatrice Mia Hamm) che sono con lui in questa trasferta romana. Mancava da dicembre il presidente, è arrivato mercoledì mentre la squadra era a Rotterdam, ha visto la partita a casa di amici, poi ieri, accompagnato dal d.g. Baldissoni, di ritorno dall’Olanda, è andato in Campidoglio per un incontro col sindaco Marino. «Sullo stadio stiamo rispettando i tempi previsti — ha garantito Pallotta — ed è un processo estremamente collaborativo. Non potrei essere più contento. Non vedo nessun problema, stiamo lavorando tutti molto bene insieme».
REGIONE E VATICANO Se con il Comune i rapporti procedono spediti, di incontri ufficiali tra Pallotta e Zingaretti, invece, per ora non se ne parla. Ma il motivo, dicono in Regione, è che non è ancora arrivato il momento di esprimere il nostro parere anche perché il progetto dovrà prima ripassare definitivamente al vaglio del Comune. «Ma c’è grande ottimismo e c’è la grande certezza che entro il 2015 gli operai inizieranno a lavorare per la costruzione dello stadio», dice fiducioso Marino, che ha dovuto respingere anche una polemica legata all’utilizzo della propria auto per il presidente. Ci sarà eccome, invece, l’incontro tra il presidente e la squadra: in teoria dovrebbe esserci oggi, in pratica l’unica certezza odierna è che il numero uno della Roma e i suoi ospiti andranno in Vaticano per una visita privata alla Cappella Sistina, probabilmente accompagnati dal pullman ufficiale.
ZANZI E L’UEFA Non solo Pallotta però: mentre il presidente e Baldissoni lavoravano in Comune, a Nyon il Ceo Zanzi (accompagnato da Tonino Tempestilli) faceva pubbliche relazioni con la Uefa e chiedeva lumi sulla sentenza in arrivo sul fair play finanziario. In serata poi è uscita la nota Uefa in cui si comunica come il monitoraggio continua. La Roma si sente sicura e si aspetta di uscirne senza neanche un’ammenda, ma certezze non ce ne sono. Così come non ce ne sono su quello che succederà lunedì all’Olimpico contro la Juventus. La Roma ha invitato sponsor e collaboratori, Pallotta spera di vincere e assicura che, oltre all’Europa League («sarà una grande sfida con la Fiorentina») la Roma è «pronta» per i bianconeri, ma soprattutto si augura che il clima sia migliore rispetto all’ultima sfida. Era lo scorso maggio, i bianconeri campioni vinsero 1-0 (Osvaldo), ma a mandare su tutte le furie il presidente fu la scelta di gran parte dei romanisti di non festeggiare il 2° posto visti i fatti del 3 maggio e il coinvolgimento di De Santis: «I tifosi — tuonò Pallotta — dovrebbero sostenere la squadra piuttosto che altri interessi». Sembrava uno strappo difficilmente ricucibile, non è stato così, ma lunedì il presidente spera di godersi tutto un altro spettacolo.