L’ultimo atto di due settimane ad alta tensione va in scena stasera all’Olimpico. Roma-Juve rappresenta l’ennesimo esame per l’ordine pubblico, dopo l’invasione degli hooligan del Feyenoord (due accoltellati, 50 contusi, 35 arresti), gli scontri con gli antagonisti a piazzale Flaminio (tre feriti, 4 arresti) e le manifestazioni di sabato scorso (5 fermati). Il piano prevede l’impiego di un migliaio di uomini, la pedonalizzazione del lungotevere, l’apertura dei cancelli alle 18. Ma anche la massima attenzione sugli accessi al Foro Italico e sui parcheggi a ridosso dell’Olimpico: si teme, come più volte accaduto in passato, che entrino in azione le «paranze» di puncicatori a caccia di tifosi ospiti, in questo caso juventini. Sia prima sia dopo la partita.
Ecco perché il dispositivo di sicurezza prevede che i tifosi bianconeri in arrivo da fuori Roma con mezzi propri dai caselli autostradali siano concentrati a Saxa Rubra (via Silvio Gigli) in un’area di sosta presidiata dalla polizia da dove saranno portati allo stadio con autobus scortati e che gli juventini residenti a Roma siano invece radunati in largo Guido Mazzoni, alla stazione Tiburtina, per essere accompagnati all’Olimpico con lo stesso sistema. I punti di raccolta saranno operativi dalle 17. Ma c’è ugualmente preoccupazione, visto che si tratta da sempre di una partita a rischio, specialmente dopo quella d’andata carica di veleni e polemiche, che per di più si giocherà in notturna. Aumentata la vigilanza a ponte Milvio, alla Farnesina e più in generale dal lato Nord dell’Olimpico dove prenderanno posto gli juventini. Già da ieri sera la zona del Foro Italico è stata bonificata dalle squadre antisabotaggio e dell’ordine pubblico alla ricerca di armi e bombe carta nascoste nella zona. Controlli che saranno ripetuti anche stamattina.