Un tuffo negli amarcord della Roma a cura della Gazzettagiallorossa.it; la rubrica odierna racconta un precedente all’Olimpico contro la Juventus che ha visto i giallorossi rispondere con il cuore e la grinta allo strapotere bianconero. Ecco il riassunto di questo precedente:
26 ottobre 1996 – Due squadre divise, da tifo e tradizione ma anche dagli obiettivi diversi e dalla qualità e prontezza delle rosa. Da una parte la Roma ‘sperimentale’ di Carlos Bianchi, un misto tra ciò che di rodato aveva lasciato Carlo Mazzone nella stagione precedente e ciò che di diverso e nuovo vuole portare il tecnico argentino, spavaldo trionfatore in patria ma titubante nella prima esperienza italiana. Di fronte la Juventus di Marcello Lippi, forte e capolista, con una rosa lunga e ricca di campioni in erba. I bianconeri si presentano all’Olimpico nell’anticipo della settima giornata con Zidane che appoggia Boksic e Padovano, lasciando a sorpresa Del Piero in panchina. La piccola Roma risponde con Balbo ed un baby Francesco Totti.
Strapotere Juve, cuore Roma – Come previsto la partita la fanno i bianconeri, compatti e tecnicamente validi, che con un giro palla proficuo e di spessore limitano una Roma troppo passiva ed in balia degli avversari. Ma quando Jugovic e Boksic falliscono le occasioni per un meritato vantaggio, si intuisce che la cattiveria sotto porta della Juve è rimasta a Torino. Balbo non è da meno e getta alle ortiche al 45′ la migliore occasione per i giallorossi. Nella ripresa il gioco si fa ancora più duro e Michele Padovano, che già la stagione precedente aveva ‘battezzato’ l’Olimpico, si fa trovare pronto al 14′ per il tentativo vincente in corsa su assist di Boksic. Vantaggio giusto e Roma annichilita, che butta nella mischia Delvecchio e Moriero alla disperata ma rischia di capitolare ancora, se super Sterchele non si immolasse sul bomber ex laziale e su Di Livio. Il calcio è una parabola strana e crudele e al 93′, su uno dei pochi errori tattici juventini, si incunea Balbo, che mette il panico nella difesa avversaria e serve un assist memorabile a Delvecchio che non sbaglia. 1-1, l’Olimpico esplode come se fosse stato vinto un trofeo importantissimo.
Lo scenario – Quella rete in extremis è solo un piccolo barlume di luce e speranza in un’annata altamente negativa della Roma, che si deve accontentare di questi piccolo squilli di classe e genialità piuttosto che dare continuità ad una stagione da dimenticare. Se la Juve dimenticherà presto la beffa, andando a vincere in pochi mesi Coppa Intercontinentale e Scudetto, la squadra di Bianchi resterà nell’anonimato perdendo più di un’occasione per fare il salto di qualità.
Il tabellino:
ROMA (4-4-2): Sterchele; Annoni (71′ Moriero), Petruzzi, Aldair, Lanna; Tommasi, Statuto (64′ Delvecchio), Di Biagio, Cappioli; Balbo, Totti. Allenatore: Carlos Bianchi.
JUVENTUS (4-3-1-2): Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Montero, Pessotto (71′ Iuliano); Di Livio, Deschamps, Jugovic; Zidane; Boksic, Padovano (75′ Del Piero). Allenatore: Marcello Lippi.
Arbitro: Bazzoli di Merano.
Marcatori: 59′ Padovano, 93′ Delvecchio.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)