(M. Ferretti) – Un’operazione alla Nainggolan. Ecco: la dirigenza della Roma, pensando all’ingaggio di Seydou Doumbia, aveva ipotizzato tempi/modalità/rendimento simili a quelli che nel gennaio del 2014 l’avevano spinta a portare il belga nella capitale. Insomma, prendere un giocatore esperto, collaudato e pronto a dare immediatamente una mano. E Nainggolan, specie dopo il brutto infortunio di marzo di Strootman a Napoli, si è rivelato il giocatore su misura per le esigenze di Rudi Garcia. Doumbia, nelle intenzioni dello staff tecnico/dirigenziale di Trigoria, avrebbe dovuto rappresentare l’alternativa, immediata e futura, a Francesco Totti. Tanto è vero che per far spazio all’ivoriano sono stati allontanati sia Destro che Borriello. Solo che nessuno al Bernardini aveva – colpevolmente – fatto i conti con le condizioni fisico-atletiche dell’ex Cska Mosca. Che si è presentato a Roma a cortissimo di preparazione e che ci ha messo due minuti ad infortunarsi, risultando così inutile alla causa nel momento più delicato della stagione. Mal di schiena, il suo problema. Colpa di un materasso troppociancicato, è stato spifferato ad hoc da Trigoria. Sarà, ma non si ricorda a memoria di uomo che un mal di schiena da materasso abbia impedito ad un atleta di saltare una, due, forse tre partite. In realtà, nessuno dimentica che tra il 2012 e il 2013, Seydou è stato fermo per molti mesi per un’ernia del disco. E che non si allena ad una certa intensità da mesi (infortunio, stop del campionato russo, Coppa d’Africa). Deve tornare innanzi tutto ad essere un atleta, quindi ha bisogno di recuperare fisico e condizione (il preparatore Febbrari, intanto, se ne è andato all’Atalanta). Quanto gli ci vorrà? Non poco, anche se potrebbe essere convocato per i prossimi appuntamenti di campionato e Europa League. Ma un conto è essere convocato e un altro ben diverso essere davvero pronto per giocare.
SALVATE IL SOLDATO SEYDOU – La Roma, dunque, nel momento in cui tutti o quasi invocano l’accantonamento del vecchio Totti, non ha un altro Totti. E, a ben giudicare i fatti, non è colpa né di Doumbia né di Totti stesso. L’ivoriano è stato mandato allo sbaraglio contro il Parma, ha fatto una figura pessima sia in Europa League contro il Feyenoord all’Olimpico che a Verona, poi si è rifugiato in infermeria. Lui, ne converrete, è il meno responsabile di tutti, ma a che cosa serve adesso fare classifiche di merito o demerito? Alla Roma serve soltanto uno che faccia gol: Seydou li sa fare, almeno a giudicare dalle sue statistiche svizzero-russe, ma oggi chiederglieli sarebbe ingeneroso. Continuare ad esporlo a figuracce, non porterebbe a nulla tranne che a svalutare sempre più un investimento di 14,4 (più bonus da 1,5) milioni di euro.