Sette presenze e sei reti, tutte di altissima fattura e qualità. Il bottino attuale di Mohamed Salah con la maglia della Fiorentina fa spavento, ma soprattutto fa invidia. In particolar modo alla Roma, la squadra che nel bel mezzo della sessione invernale di calciomercato sembrava aver in pugno il suo cartellino. L’egiziano di proprietà del Chelsea, seguito da Walter Sabatini già dai tempi del Basilea, appariva secondo i media italiani e britannici ad un passo dal trasferimento nella capitale, con la formula del prestito con diritto/obbligo di riscatto, a cifre tuttora sconosciute.
Il tam-tam di una notizia di mercato si sa, a Roma ha un eco ed una viabilità mediatica preponderante ed immensa. Ecco che nel giro di poche ore, nel suddetto gennaio, si sono sparsi pareri di ogni genere su Salah, giocatore forse poco noto alla maggior parte dei tifosi, i quali (sempre nella maggioranza) si sono espressi sui social e sui canali di comunicazione preferenziali come perplessi per l’imminente colpo in entrata, non convinti dalla buona riuscita dell’affare. Sono fuoriusciti commenti sull’antisemitismo dell’islamico Salah, il video del suo ‘fantozziano’ non dare la mano ai calciatori del Maccabi Tel-Aviv ha fatto il giro della capitale portandosi dietro critiche spasmodiche che invadevano la sfera umana dell’attaccante.
Ma il ‘ponentino‘ romano, quel venticello storico fatto di echi e rumori tipico della gente capitolina, per l’ennesima volta ha avuto un effetto tutt’altro che positivo. Il nome di Salah via via è scomparso dai radar, come se la Roma e Sabatini stesso avessero compreso i malumori della piazza, improvvisamente innamoratasi di Luiz Adriano dello Shakhtar, per i video su Youtube che lo fanno apparire come goleador più letale del miglior Ronaldo o per il ricordo del match all’Olimpico di Champions di ormai 4 anni fa. Walter Sabatini è riuscito a fare anche peggio di quanto sospettato dai tifosi, perché la rinuncia all’egiziano magico ha portato agli arrivi di Seydou Doumbia e Victor Ibarbo; non due ‘scarsoni’ come qualcuno ad oggi si limita a giudicare, ma calciatori infortunati, dalla preparazione fisico-atletica scarsa e quindi inutili per una Roma che invece aveva bisogno atavico di freschezza e qualità immediata.
Non solo Sabatini, ma tutta l’opinione giornalistica e pubblica di stampo romanista rimpiange oggi Mohamed Salah, l’unico capace di zittire completamente lo Juventus Stadium per due volte dopo anni di imbattibilità casalinga dei bianconeri. Sia chiaro, non stiamo parlando del nuovo Messi ne’ di un killer alla Batistuta, ma semplicemente di un attaccante pronto e atleticamente integro, con quel senso del gol e del sacrificio che non guasta. Un bravo al tanto bistrattato Daniele Pradé, che fa l’affare del secolo vendendo Cuadrado al Chelsea per una cifra imbarazzante più il prestito dell’egiziano. Alzi la mano, ora, chi a Roma lo considera ancora solo un aspirante pizzaiolo.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)