(F. Ferrazza) – L’ultima spiaggia romanista ha assunto i contorni del Lungarno di Firenze, città per la quale passa il destino di una stagione da salvare. Totti e compagni sono consapevoli di non poter sbagliare quasi più niente, stretti tra la paura di esasperare ulteriormente i tifosi e la conseguente ansia da prestazione che rischia di strozzare intenzioni e giocate. La gara di andata degli ottavi di Europa League è quindi una specie di ancora alla quale aggrapparsi, una boa di salvataggio da sfruttare, provando ad affondare la Fiorentina di Montella subito, in casa loro, lontano da un Olimpico all’interno del quale vincere sembra diventato impossibile. Garcia sta pensando di cambiare la squadra, modificando qualcosa dal punto di vista tattico, anche se, alla fine, non è tanto come disponi i giocatori campo, quanto come il modulo viene interpretato.
E nonostante polemiche, critiche, accuse di essere il “cocco” del mister, la Roma ripartirà da Gervinho. Una maglia è per l’ivoriano, che viene schierato sempre e, cosa che ha fatto stranire qualche compagno, non viene mai sostituito. “In Europa League ha segnato sia nella gara di andata, sia in quella di ritorno contro il Feyenoord e io mi auguro di trovare sempre quel Gervinho“, l’ammissione di Garcia nel dopo Rotterdam, a sottolineare come l’attaccante sia il miglior marcatore europeo di questa Roma con cinque reti all’attivo. Quanto basta per continuare a dargli fiducia anche domani sera.
Al Franchi è comunque prevista una mini invasione di tifosi giallorossi: saranno circa 2500 i sostenitori che partiranno in giornata dalla capitale per assistere da vicino alla sfida. Pullman, automobili e treni i mezzi di trasporto che verranno utilizzati, mentre la squadra volerà oggi su un charter, preferendo non muoversi col Freccia Rossa per questa occasione. Un modo, forse, per lasciare i giocatori tranquilli e isolati dai tifosi.