(E. Menghi) – Difesa e centrocampo potenzialmente titolari a inizio stagione sono out, otto in totale gli indisponibili per la sfida interna con la Sampdoria e un solo rientro, fondamentale: Totti è tornato tra i convocati di Garcia e potrebbe riprendersi subito la maglia da titolare.
Dietro mancano Maicon, Manolas e i lungodegenti Castan e Balzaretti, in mediana De Rossi, Nainggolan (squalificato) e lo sfortunato Strootman, Ibarboè l’unico assente in attacco (ma domani si allenerà con il gruppo). Con tutte queste defezioni, la notizia del recupero del capitano è una manna dal cielo. Il risentimento muscolare ai flessori invita alla prudenza, ma Garcia è tentato di schierarlo dal primo minuto. Se dovesse prevalere la cautela, la Roma insisterebbe sul tridente senza centravanti puro, perché Doumbia non è ancora al top della condizione. Iturbe, Ljajic e Gervinho si tengono pronti, il serbo potrebbe essere sacrificato se il numero 10 dovesse essere scelto dall’inizio.
Senza Nainggolan e De Rossi, è stato testato Florenzi a centrocampo. Una prova che non necessariamente influenzerà la formazione di partenza, ma Paredes rischia la panchina nel ballottaggio con il tuttofare di Vitinia, che aggiungerebbe corsa in una mediana con Keita e Pjanic. In difesa Torosidis a destra, Holebas a sinistra e il duo obbligato Yanga Mbiwa-Astori al centro. La squadra si trasferirà oggi in hotel per avvicinarsi all’Olimpico, che sarà semi-deserto a differenza di ieri: il rugby ha portato allo stadio 67 mila persone. Ne sono bastate 60 per sistemare il terreno, che nonostante Italia-Francia e la pioggia è rimasto in perfette condizioni. Non c’è stato bisogno di una rizollatura straordinaria, gli addetti ai lavori hanno dovuto riportare l’erba a 1,8 cm, misura gradita alla Roma, cancellare le scritte per la palla ovale, rifare le righe da calcio e pulire. Nulla di extra, perché le lampade sistemate tre anni fa, in grado di riprodurre la luce solare, stanno dando i loro frutti. «Si sarebbe potuto giocare la sera stessa», la rassicurazione del Coni a Garcia.