(F. Grimaldi) – In un giorno ormai lontano (era ancora l’inizio della stagione), quando questa Samp delle meraviglie era soltanto nei sogni dei blucerchiati e del presidente Ferrero, e forse anche nelle certezze inconfessate di Mihajlovic, proprio il tecnico della Samp uscì a sorpresa con un’affermazione («Romagnoli è il nuovo Nesta») che certificava le potenzialità di un giocatore parcheggiato dalla Roma a Genova, sponda doriana, per farlo crescere in attesa di riportarlo a casa.
IO CI PROVO – In quell’occasione, Mihajlovic disse anche un’altra cosa, e cioè che a lui non piace lavorare per gli altri, immaginando già il giorno in cui, fra tre mesi, dovrà (forse) dirgli addio per rimandarlo a casa. Mai dire mai, anche perché, soprattutto nel caso in cui Mihajlovic prolunghi la sua unione con la Samp targata Massimo Ferrero, il ds Osti e il club di Corte Lambruschini si muoveranno nel tentativo di prolungare la permanenza del difensore sotto la Lanterna. È presto per parlarne, ma lo stesso cammino di Alessio nella Samp dimostra come la fiducia intorno a lui non sia mai mancata e, semmai, sia cresciuta con il tempo. Riassumendo: un ottimo inizio di stagione, quindi un periodo in chiaroscuro con qualche incertezza di troppo e un ballottaggio al centro della difesa che si è venuto a creare con Gastaldello. Ceduto il capitano, Romagnoli si è ripreso il posto. Neppure il tempo di riaprire la contesa con Munoz, l’ultimo arrivato alla corte di Mihajlovic, che l’argentino s’è bloccato (stiramento) lasciandogli (definitivamente?) via libera.
STAKANOVISTA – Un altro dato da non sottovalutare è il numero dei minuti giocati: 1.551 in diciannove partite per il giocatore di proprietà della Roma. Soltanto Okaka, De Silvestri, Eder, Obiang e Soriano hanno fatto meglio di lui, ma a fronte di premesse ben diverse da quelle di Romagnoli. Ferrero, cuore romanista della prima ora, nel frattempo ha già gettato l’amo, sostenendo una tesi quantomeno ardita, ma che vista dalla prospettiva di un grande club come la Roma potrebbe funzionare. Secondo lui, un altro anno per il giocatore a Genova farebbe felice non solo la Samp, ma persino i giallorossi, «perché potremmo valorizzarlo ulteriormente».
CREDERCI – Discorsi per ora futuribili. L’unica cosa certa che mai come in questo momento l’autostima dei blucerchiati è stata così alta. «Non andiamo all’Olimpico a fare le vittime»: la frase di Mihajlovic detta alla vigilia suona tanto come un monito per la squadra di Garcia. Roma avvisata…