(J. Manfredi) ROMA – “Tutte le strisce hanno una fine”, aveva detto Garcia alla vigilia della sfida con la Samp. Certo non immaginava che, dopo 12 pareggi in 15 partite ufficiali, la sua Roma tornasse ad assaporare anche in campionato il gusto amaro della sconfitta dopo quattro mesi e mezzo. E’ un ko pesante quello dei giallorossi, che restano a -14 dalla Juventus e che da stasera sentono davvero il fiato sul collo delle dirette concorrenti e vedono sempre più a rischio una qualificazione in Champions che a Natale sembrava blindata a doppia mandata.
UNA VITTORIA TARGATA MIHAJLOVIC – La Samp coglie una vittoria pesantissima che le consente di sognare ancora. Una vittoria strameritata, al termine di una gara interpretata con umiltà ma anche sagacia tattica da Mihajlovic che alla fine ha fatto al differenza inventandosi Eto’o esterno destro-rifinitore. Un ruolo che il fuoriclasse camerunense ha interpretato con difficoltà ma anche grande sacrificio, sapendo cogliere, con maestria, l’attimo giusto per diventare decisivo, in occasione del gol di De Silvestri che ha spaccato in due la partita.
BRUTTA ROMA, GERVINHO FISCHIATO – Cosa non vada nella Roma ormai lo sanno anche i fili d’erba dell’Olimpico. La squadra fa girar palla troppo lentamente, fatica a portare uomini in area, tira poco, ha scarsa fantasia. E come se non bastasse ha, praticamente, tutti gli uomini d’attacco lontano dalla forma migliore. Solo così si spiegano, nel finale, gli inattesi fischi a Gervinho da parte dei tifosi giallorossi, evidentemente delusi da una situazione che, francamente, si è fatta grottesca. In queste condizioni sarà davvero difficile per Garcia riuscire a tenere il gruppo compatto in modo da rintuzzare l’attacco al 2° posto che già da domenica prossima gli porterà, in primis, la Lazio arrivata appena ad un punto di distacco.
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