(E. Menghi) – La prima squadra a festeggiare i tre punti all’Olimpico ha come presidente un romanista felice di cantare sulle note di «Grazie Roma», ma ancor più felice per la vittoria della sua Samp, costruita con mezzo vivaio giallorosso e portata in gloria dall’ex biancoceleste De Silvestri. La beffa è servita davanti agli occhi di Claudio Ranieri, che torna nello stadio dove cinque anni fa, seduto sulla panchina della Roma, proprio contro i blucerchiati perdeva lo scudetto per colpa di Pazzini.
Stavolta il tricolore non c’entra, ma forse le conseguenze della sconfitta suonano ancor più come una presa in giro, perché questo passo falso della formazione di Garcia porta la Lazio a -1 dal secondo posto. La fotografia dello scherno è l’esultanza esagerata del laziale Mihajlovic al triplice fischio. Un altro ritratto amaro lo regala il post-partita, il presidente Ferrero si presenta davanti alla telecamere con la figlia: lui sciarpa blucerchiata al collo, lei giallorossa. E con meno brio del padre rivela che il suo idolo è Totti. «Vincere all’Olimpico – ha dichiarato il patron della Samp – è stata un’emozione. Il cuore era da una parte, la testa da un’altra. Sento tutti i giorni la musica della Champions appena sveglio, ancora non ci credo. Ciao a tutti e grazie Roma».