(C.Zucchelli) – Una telefonata per gli auguri di compleanno. E anche per fare il punto sul progetto stadio. Il 13 marzo il sindaco Marino ha chiamato James Pallotta: la scusa era quella della festa, il vero motivo era l’aggiornamento su come stessero procedendo i lavori per il nuovo impianto. La risposta? L’ha raccontata ieri proprio Marino, presente insieme a Gervinho e Pjanic all’istituto Pisacane per l’iniziativa «A scuola di tifo». «Quando ho parlato con Pallotta era in Texas a lavorare con Pannes e mi ha detto che si stanno facendo dei passi molto grandi e che la settimana del 23 marzo lo stesso Pannes mi illustrerà a che punto sono arrivati sul progetto esecutivo. Non sono assolutamente preoccupato». A quando pare, non lo è neanche il presidente della Roma, che si è detto disponibile a fornire a Marino tutti i chiarimenti necessari. Il sindaco però sembra non averne bisogno, al contrario della Regione, che attende per fine aprile il progetto esecutivo. «Pallotta – ha aggiunto il sindaco Marino – mi ha detto che comprende la mia pressione. Io ci tengo ad avere lo stadio più tecnologico e più avanzato del continente europeo nella capitale d’Italia, ma anche per lui è importante avere lo stadio al più presto sia per la squadra, sia perché da imprenditore fin quando lo stadio non è aperto per lui significa un esborso di denaro che non rientrerà fin quando tutto l’impianto non inizierà a funzionare». Senza considerare le penali che Pallotta e i suoi soci potrebbero dover pagare alle banche qualora ci fossero determinati ritardi. Un’ipotesi che però gli americani non vogliono prendere nemmeno in considerazione, tanto da aver garantito ancora una volta a Marino che «pensano di poter iniziare i lavori di costruzione entro la fine di quest’anno».