(E. Menghi) – Non sarà proprio un sole splendente quello riapparso dopo la vittoria di Cesena, che mette fine a un digiuno lungo un mese e mezzo, ma almeno non è caduta altra pioggia sulla Roma. Garcia un mezzo sorriso se lo concede, il ritiro anticipato a Cesenatico l’ha voluto lui e ora sembra una medicina, pur sempre amara, in grado di curare la squadra in un momento decisivo. La speranza è che l’effetto duri a lungo, la sosta tiene in sospeso il giudizio, ma intanto una risposta c’è stata. «Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, seria e solida. I ragazzi– ha sottolineato Rudi – hanno mostrato di essere tutti uniti e di avere carattere. Hanno fatto di tutto per segnare ed è un bel segno che lo abbia fatto capitan De Rossi. La gioia è stata collettiva e Daniele l’ha voluta condividere con tutta la panchina».
Come ai vecchi tempi, che poi tanto vecchi non lo sono. Di cose nuove, proiettate al futuro, ce ne sono state tante e sorprendenti. Come l’utilizzo di Uçan dal 1’ minuto e il debutto in Serie A del 18enne capitano della Primavera Pellegrini. «Salih è un talento. Ho voluto ripagarlo del lavoro fatto da quando è tornato ad allenarsi dopo l’infortunio. L’ho tolto perché aveva preso il giallo. Sono fiero dell’esordio di Pellegrini, potrebbe diventare un grande centrocampista della Roma. In allenamento era stato uno dei migliori, forse perché il sintetico lo conosce bene. Per me su un campo così non è calcio, è un altro sport».
Premiati due baby e rilanciato un «senior» come Doumbia, passato dalla tribuna dell’Olimpico per il match europeo con la Fiorentina alla titolarità a Cesena: «Sono contento della sua partita, la prima vera, visto che all’inizio non era pronto. Sta meglio ed è un buon punto di partenza». Peccato che durante la sosta dovrà rispondere alla chiamata della Costa d’Avorio e non potrà continuare il richiamo di preparazione a Trigoria. «Speriamo – l’augurio di Garcia – che chi va torni al 100%. In queste due settimane con le nazionali si lavora con meno giocatori ed è il momento, magari, di vedere i Primavera». La storia di Pellegrini insegna, a Latina aveva rubato l’occhio a Rudi segnando un gol bellissimo al City di Vieira. Da capitano a capitano, ieri sera la fascia ce l’aveva De Rossi, autore del gol partita: «La differenza è che stasera (ieri sera, ndc) la palla è entrata. Abbiamo giocato meglio il primo tempo contro la Sampdoria – ammette Garcia – e contro la Fiorentina, ma sono contento che la ruota sia girata dalla parte nostra. Adesso non bisogna fare conti, la prossima sarà sempre la partita più importante. Il campionato non è finito, noi ci siamo». Per il secondo posto, naturalmente. In alto non si guarda più, almeno per quest’anno: «Tutti insieme faremo in modo di vincere le partite. Per il momento non c’è nulla di fatto, bisogna solo concentrarsi sulla prossima gara contro il Napoli. Alla Lazio non ci pensiamo, pensiamo a noi: dobbiamo avere pensieri positivi». Aspettando il vero sole.