Il tecnico del Napoli Rafa Benitez ha rilasciato una lunga intervista sugli obiettivi del Napoli:
“In questa stagione le cose stanno andando abbastanza bene. Abbiamo giá vinto la Supercoppa italiana contro un avversario dal grande valore come la Juventus e questo e’ qualcosa di molto importante che ci tengo a sottolineare. Inoltre, siamo in semifinale di Coppa Italia dove abbiamo pareggiato 1-1 contro la Lazio fuori casa e adesso ci attende il ritorno, in cui ci giocheremo le nostre chance di raggiungere un’altra finale. Siamo giunti anche ai quarti di finale di Europa League, Sono trascorsi 26 anni dall’ultima volta che questo club e’ riuscito ad arrivare cosi’ lontano in una competizione continentale. E’ dall’epoca di Diego Armando Maradona che la societá non raggiunge un traguardo simile. Il Wolfsburg? E’ riuscito a fare 4 gol alla squadra di gran lunga piu’ forte della Bundesliga: il Bayern Monaco. E’ una squadra che sta facendo molto bene e che vanta giocatori su cui hanno investito molti soldi. Questo gli ha permesso di raggiungere un ottimo livello e un gioco di grande qualitá. Ovviamente, anche se sara’ molto difficile ottenere il pass per la semifinale, daremo fondo a tutte le nostre energie per raggiungerla”.
Il tecnico del Napoli torna anche sull’espulsione contro l’Atalanta e sul tour de force che i suoi dovranno affrontare da aprile in poi: “In tutta la mia carriera, in cui ho collezionato in totale 670 partite, non sono mai stato nemmeno ammonito. Ho molto rispetto degli arbitri. Pensavo che l’arbitro avesse fischiato la fine della partita e sono entrato in campo dirigendomi verso sinistra in direzione degli spogliatoi. Calvarese, però, aveva solo fischiato un fallo di gioco. Esco rapidamente e chiedo scusa per essermi confuso. Il quarto uomo deve aver segnalato che sono entrato in campo e per questo sono stato espulso. Assolutamente incomprensibile e totalmente sproporzionato. La cosa peggiore é che si é trattato di uno sfortunato incidente da sommare a molti altri episodi simili successi durante una partita, un pó curiosa, abbastanza incomprensibile e certamente molto triste. Non é certo nel mio stile, più di 600 partite lo testimoniano”.
“Ad aprile ci aspettano ben otto partire, e tutte sono molto importanti, direi cruciali. E dopo altre otto, forse nove, a maggio. Siamo ancora in tre competizioni con la possibilità per questo club, di raggiungere grandi traguardi. Siamo giunti in un momento molto importante per il Napoli e devo rimanere concentrato e pensare esclusivamente alla squadra, al di là di quello che mi aspetta o meno in futuro. Per questo parlo solo del mio club attuale: devo rimanere assolutamente concentrato su quello che ci stiamo giocando”.
Fonte: Cope / El Partido de las 12