(M. Pinci) – Dall’entusiasmo alla perplessità per finire con le ironie sull’età. Il percorso romanista di Seydou Doumbia è finora un continuo precipitare. Duecentoventidue minuti in campionato, 26 in Europa, nemmeno un gol: il colpo di gennaio è divenuto in fretta oggetto misterioso, anche perché su di lui, dopo aver corteggiato Konoplyanka, sognato Jovetic, sfiorato Salah e trattato Luiz Adriano, il ds Sabatini ha ripiegato in extremis spendendo 14,5 milioni. Attesa delusa. Ma dopo aver accumulato mesi di critiche Doumbia ha deciso di reagire. E per levarsi di dosso l’immagine del fallimento, l’ivoriano ha puntato sul lavoro: ieri avrebbe dovuto essere in campo con i connazionali della Costa d’Avorio contro la Guinea Equatoriale.
Ma il centravanti – grazie a una telefonata diplomatica di Garcia al ct Renard – ha disertato l’appuntamento per anticipare il rientro e farsi trovare nel weekend a Roma. Dove, da oggi,affidandosi a un appoggio esterno a Trigoria, inizierà un programma di recupero fisico speciale, diverso da quello dei suoi compagni anche per le tecnologie utilizzate. L’obiettivo è riacquistare brillantezza in modo da poter essere utile davvero a Garcia. Che però adesso rischia di perdere l’altro ivoriano, Gervinho: l’attaccante è stato sostituito al 39′ per un infortunio alla coscia. Soltanto oggi la Roma conoscerà l’entità del guaio.