(F.Ferrazza) – Dopo un mese dall’episodio di Udine, Erik Lamela ci tiene a precisare: «Non ho mai detto a Osvaldo ‘non sei Maradona’, come invece è stato detto. La lite è già passata, Pablo mi ha chiesto scusa». Dimenticata la manata che gli ha rifilato il collega di reparto negli spogliatoi del Friuli, il fantasista sta trascorrendo la sosta natalizia in Argentina, non dimenticando, però, qual è il suo obiettivo con la Roma. «Siamo lontani dal primo posto ma dobbiamo lottare per arrivare in zona Champions. Io mi sento un trequartista e mi piace aiutare i compagni durante la partita. Il mio motto è ‘Tutti per uno, uno per tutti’, solo così si può diventare una squadra». Tra Sky e la rivista ufficiale, “La Roma”, Lamela racconta il feeling costruito con la sua nuova città.«Anche se ho solo 19 anni, la capitale può essere un punto d’arrivo per la mia carriera. Amo stare in famiglia, mangiare fuori e ascoltare la Cumbia». E così, mentre Erik ascolta la Cumbia, Sabatini lavora sul mercato, tra entrate e uscite. Più uscite, al momento, per la verità. Se per Borriello si attende solamente l’ok della Juventus, più complicato sistemare Pizarro (anche lui Juve?), che da Roma andrebbe via molto mal volentieri. Non è da escludere che Simplicio, nonostante le ultime belle prestazioni, possa comunque essere girato al Parma, così come il giovane Viviani, che potrebbe andare a giocare in prestito. Solamente se si registrassero queste partenze, si potrebbe tesserare già a gennaio Guarin, altrimenti il numero dei centrocampisti sarebbe eccessivo. In difesa, il Flamengo corteggia Juan. «Il nostro è un amore antico — fa sapere il presidente del club — per ora non c’è nulla di concreto, ma speriamo che questa sia la volta giusta». Lo spera anche la Roma, che alleggerirebbe ulteriormente il monte ingaggi. Per un brasiliano che va, ne potrebbe arrivare un altro: Bruno Uvini, centrale del San Paolo, classe ‘91. Si vedrà. In attacco, Okaka potrebbe andare al Parma, per uno scambio di sinergie che coinvolgerebbe il riscatto di Borini.