Oltre alla chiusura per un turno della Sud per lo striscione contro la madre di Ciro Esposito, il giudice sportivo Tosel ha inflitto alla Roma anche un’ammenda di 12mila euro per due distinte infrazioni: «omesso intervento, nonostante i reiterati solleciti arbitrali, affinché i raccattapalle sistematicamente ed intenzionalmente non ritardassero la ripresa del gioco» e «uso reiterato di una apparecchiatura rice-trasmittente da parte di un componente della panchina aggiuntiva, nel corso del primo tempo».
CIFRA RECORD – In sostanza, la Roma è stata punita per aver volutamente perso tempo, a giudizio dell’arbitro Rizzoli, quando il pallone era fuori campo e perché un componente dello staff di Rudi Garcia nel primo tempo è stato più volte beccato a parlare al walkie talkie. Un’infrazione, questa, che da sempre accompagna la Roma di Garcia al punto che, facendo un rapido e semplice calcolo, il totale delle multe per l’uso del telefonino in panchina è salito a 142 mila euro totali per 13 infrazioni, sette soltanto in questa stagione. Un record, se volete, che non piace al cassiere di Trigoria.