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GAZZETTA DELLO SPORT Maicon non esce dal tunnel: addio vicino

Maicon
Maicon

(M. Cecchini) – Un vincente per antonomasia. Uno di quelli – tanto per citare le sue parole – «che fa paura agli avversari solo nel vederlo in campo». Parliamo di Douglas Sisenando, al secolo calcistico Maicon, 34 anni a luglio. L’ultima sua apparizione è datata 3 febbraio, in Coppa Italia contro la Fiorentina. Poi il vuoto, con la cartilagine del ginocchio destro «ferita» (una sorta di condrite) quanto basta per fargli saltare complessivamente finora 21 partite. In questi ultime due mesi il brasiliano e la Roma, di comune accordo, hanno deciso di provare a evitare l’intervento chirurgico, optando per una terapia conservativa che lo rimettesse in campo per la fine della stagione. Maicon è volato a Barcellona dal professor Cugat quattro volte per sottoporsi ai cosiddetti fattori di crescita. Non è bastato, tant’è che il 23 marzo c’è stato bisogno di una nuova seduta. Sulla carta tutto è andato nel migliore dei modi possibili per uno di quella età e con quei problemi, ma per il suo ritorno in campo lo staff medico non fa più previsioni. Si vive alla giornata, proprio perché ogni giornata è differente dalle altre: una volta il difensore fa progressi, la volta successiva magari scivola indietro di un paio di passi.

BUONUSCITA – Inutile dire che tutto questo penalizza pesantemente la squadra di Garcia e il club stesso, che a settembre gli ha fatto rinnovare il contratto fino al 2016 (con opzione 2017), a dispetto di tutte le voci che si accavallavano sul conto del giocatore. A questo punto che fare? Occorrerà vedere. C’è chi dice che a Maicon possa essere proposta una sorta di rescissione con buonuscita, come fu fatto a suo tempo per Juan e Pizarro. C’è chi invece spera in una resurrezione, grazie magari anche a un miglioramento delle condizioni o a un intervento chirurgico. Di sicuro la società sta pensando al futuro per quel ruolo, visto che sono stati contattati sia gli svincolati Johnson (Liverpool) e Maxi Pereira (Benfica), che i bersagli grossi Bruno Peres e Darmian (Torino).

TOCCA A FLORENZI – Al momento, però, le grane sono di Garcia, che domenica Torino avrà anche Torosidis squalificato. Il primo candidato a sostituirlo è il jolly Florenzi, che in questa stagione è stato più volte adoperato in quella zona di campo. Ma da un paio di partite l’allenatore francese ha anche trovato una soluzione di emergenza, anche questa – diciamo così – più conservativa. Nei momenti di estrema difficoltà ha piazzato a terzino destro Yanga- Mbiwa, un centrale di ruolo, che però ha quella fisicità che occorre per tenere botta nei momenti più difficili. Almeno, contro Cesena e Napoli è successo. Logico che al francese non si possa chiedere di spingere sulla fascia perché non ha queste caratteristiche, però almeno può diventare un’alternativa per i momenti di emergenza, come quelli che sta affrontando da tanto tempo Garcia. Insomma, ci sarebbe tanto bisogno di Maicon. Ma di quello vero e non la pallida copia scesa in campo in tante partite di questa stagione. «Fare paura solo con la faccia», forse, adesso non basta più.

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