(M. Calabresi / F. Oddi) – Non c’era mai stata, prima del 26 maggio 2013, una finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio: non c’è mai stata neanche in Primavera. Anche stavolta si gioca all’Olimpico: steward e biglietti nominali per una partita di andata valutata a rischio medio, ma la prevendita è fiacca, poco più di 2 mila biglietti venduti (curve aperte, tribuna Tevere chiusa). Se la Lazio dovesse vincere una nuova Coppa in finale contro la Roma, però, gli sfottò abbinati rischierebbero di farla ugualmente diventare la vittoria giovanile più importante di sempre.
COLPO DI CODA Roma e Lazio, del resto, al settore giovanile ci tengono, anche se lo sviluppano con due filosofie simili solo in apparenza: entrambe battono il vasto territorio romano, i giallorossi con più efficacia e richiamo, tanto che il flusso di ragazzi che dagli Esordienti ai Giovanissimi passano da Formello a Trigoria non si è mai esaurito. La Lazio si affida a un Generale in pensione come Giulio Coletta, uomo di fiducia di Lotito, la Roma a un campione del Mondo come Bruno Conti, alla stessa scrivania da vent’anni: entrambi i club però hanno affidato la Primavera al d.s. della prima squadra. E qui la Lazio negli ultimi anni ha operato meglio, recuperando con una serie di colpi di coda un gap che nelle altre categorie è marcatissimo: 19 punti tra gli Allievi, idem per i Giovanissimi. Poi in Primavera le distanze si accorciano, grazie ad acquisti come Keita, Tounkara e Oikonomidis, protagonista con due gol e un assist nello 0-3 del 1° marzo, ultimo confronto diretto. La classifica del girone dice Roma, l’ultimo scudetto tra le due l’ha vinto la Lazio, che ha poi alzato pure Coppa Italia e la Supercoppa.
TALENTI A vedere i Primavera sbocciati in prima squadra o impegnati in Under 19, però, sembrerebbe non esserci partita: scenderà Verde, come accaduto a Nyon per le semifinali di Youth League, farà lo stesso Sanabria, raggiungendo gli azzurrini Calabresi, Capradossi e Pellegrini. Pioli, invece, non ha giocatori da mandare a Inzaghi e la sua rosa è talmente ampia da non richiedere prestiti (quest’anno, ha giocato solo Tounkara, un minuto in Coppa Italia) ma, nonostante questo, il tecnico dovrebbe essere all’Olimpico. Garcia, che oggi sarà in viaggio per Milano, era andato a Latina a vedere Roma-City di Youth League e cinque giorni dopo aveva fatto debuttare in A Pellegrini, che aveva deciso la partita. Magari il 1° maggio, per il ritorno, Pioli e Garcia saranno uno di fianco all’altro, come avvenuto qualche giorno fa all’Università.
ALLEGRIA «Gente allegra Dio l’aiuta», ha detto Alberto De Rossi a Roma Tv. Ma visto che la Roma non ha voluto neppure diffondere la lista dei convocati (ha fatto lo stesso la Lazio, ma per Inzaghi «sono tutti convocati »), tanta allegria non ci deve essere, da quelle parti. La Roma Primavera non vince un derby dalla stagione 2010-11, quando Verde e compagni facevano ancora i Giovanissimi: un po’ di tensione è comprensibile