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IL MESSAGGERO Pjanic: “Ci vuole grande rabbia per ottenere i risultati”

Roma-Napoli esultanza Pjanic
Roma-Napoli esultanza Pjanic
(U. Trani) «Noi dobbiamo cambiare gli atteggiamenti, anche durante la settimana». Pjanic si rivolge ai compagni. E’ come se in discussione ci sia il modo di lavorare durante la settimana. Lui ha la caviglia che gli fa male e spesso nemmeno si allena. Ma sa che Garcia non è affatto contento dell’impegno del gruppo. E Miralem cerca, quindi, di dire in pubblico quello che il francese chiede in privato: «Dobbiamo aver la voglia di portare la Roma in alto. Ci vuole grande rabbia per arrivare ai risultato, come abbiamo fatto lo scorso anno e anche in questa prima parte di stagione». Pjanic sa che la Champions è in pericolo: «Dobbiamo essere più convinti in campo e remare tutti nella stessa direzione. Serve l’unità per provare a cambiare la rotta. E’ difficile da accettare quello che sta accadendo nell’ultimo periodo. Ma, visto che diciamo sempre che è il momento di cambiare le cose, ora non ci resta che passare dalle parole ai fatti». Non nega la stanchezza del gruppo: «Quest’anno abbiamo giocato tante partite e siamo stati sfortunati con gli infortuni.

Non c’è stata la possibilità di fare turnover. La mancata rotazione non deve essere un alibi. Non siamo undici, ma un gruppo. Quando uno entra deve dare tutto. Come l’anno scorso che vincevamo le partite grazie a chi subentrava». La quarta caduta in campionato non fa cambiare il parere dei dirigenti giallorossi sul futuro della Roma. In un’ora e mezza. Il dg Baldissoni, in attesa della sfida di San Siro, ha smentito che la proprietà stia pensando di stravolgere la rosa: «Nessuna rivoluzione è prevista per l’anno prossimo, ma solo ritocchi». Il ds Sabatini, a fine gara, ha invece evitato di chiamare in causa i singoli e anzi ha evidenziato solo i pregi della prestazione contro l’Inter: «Dobbiamo resettarci ed abituarci ad un altro tipo di classifica, ad un altro tipo di realtà. Ora scivoliamo giù, ma questa partita ha dato segnali incoraggianti». Non dice però quali.NUMERI INEQUIVOCABILI –  La Roma ha il nono attacco del torneo: 1 gol Iturbe, 2 Gervinho, nessuno Ibarbo e Doumbia 0. Restano le 8 reti di Ljajic e le 6 di Totti. Icardi da solo ha fatto gli stessi gol 17. Sabatini ha svicolato: «E’ un problema collettivo, di tutta la squadra. Non scarichiamo tutto sui giocatori offensivi, non è il caso. E’ la squadra che deve rivisitarsi e ricominciare a vincere le partite». Gerrvinho non segna in campionato dalla gara d’andata con l’Inter, cioè dal 30 novembre, e Iturbe dal 5 ottobre. Il ds prova a guardare avanti, anche se i giallorossi hanno conquistato solo 2 punti nelle ultime 3 gare: «Non si deve ripartire, dobbiamo continuare a giocare e tornare a vincere. Non facciamo processi, sappiamo dove sono stati fatti gli errori e dove siamo stati sfortunati: adesso pensiamo al Sassuolo». A Reggio Emilia, mercoledì sera. Oggi la Lazio, ancora seconda, ospita Il Chievo e prova lo scatto. «Ovviamente se non andassimo in Champions sarebbe un fallimento» è l’ammissione di fine serata di Sabatini. Che va oltrea: «Anche il terzo posto, a questo punto, non è da buttare». Come Totti: «La situazione è chiarissima, ha ancora un anno di contratto. Stiamo aspettando che lui si esprima a riguardo, solo lui ci potrà indicare quale dovrà essere il suo futuro».

 

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