Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Cagliari, Cesena, Napoli. Sono le uniche tre squadre che la Roma è riuscita a battere da quel famoso 1-0 in casa dell’Udinese del 6 gennaio, quando ancora i giallorossi erano a caccia dello scudetto ad una sola lunghezza dalla Juventus. Tre vittorie in quattro mesi, un cammino da retrocessione che se per non fosse per tutti quei pareggi collezionati (13), a quest’ora la banda di Garcia poteva davvero essere più giù del terzo e incredibile posto che oggi occupa. In casa dell’Inter la Roma subisce la sua quarta sconfitta in campionato, la terza fuori casa, gettando all’aria, almeno virtualmente, la possibilità di riottenere il secondo posto in classifica. E come se non bastasse ora c’è da preoccuparsi anche del terzo con il Napoli che oggi può portarsi a -2. Una squadra in emergenza, una società allo sbando, giocatori senza più carattere, allenatore che non sa più che fare. Solo tante promesse e parole grosse davanti alle telecamere, o sui social network, ma pochi fatti sul campo. «Perdiamo poco ma pareggiamo troppo. Nelle ultime sei bisognerà trovare le risorse per vincere le partite. Saranno tutte fondamentali, vogliamo la Champions che resta il nostro obiettivo», ha detto Garcia a fine partita. Parole che oggi portano ancor di più alla depressione.
IL MIGLIORE: Radja Nainggolan
Per l’ennesima volta in questa stagione, il Ninja giallorosso si fa in quattro per la Roma. Corre, pressa, lotta a centrocampo e non disdegna mai la progressione offensiva. Porta spesso palla in avanti e ci prova tantissime volte da fuori area peccando nella mira. Mira però che migliora nella seconda frazione quando con un destro ad incrociare, su ottimo assist di Pjanic, batte Handanovic e pareggia il risultato ridando coraggio e grinta ad una squadra allo sbando. A Trigoria c’è chi ancora discute del suo contratto? Questo giocatore va acquistato e blindato a Roma. Punto.
IL PEGGIORE: Gervinho
Solo rileggendo le formazioni a tempo scaduto ci si ricorda di un Gervinho in campo. L’ivoriano torna a San Siro dove in passato ha fatto la differenza ma mette in scena un’ennesima prestazione indecente e irrilevante per la Roma. Tocca pochissimi palloni durante tutti i 9o minuti (più recupero) e si nasconde per gran lunga ai margini dell’area nerazzurra, come se avesse paura del pallone o, peggio, non avesse più la voglia di lottare insieme ai suoi compagni al raggiungimento dell’unico obiettivo rimasto (il secondo posto) che ad oggi sembra quasi un sogno. Ci si continua a chiedere ancora oggi, 26 aprile, a 6 giornate dalla fine del campionato, come Rudi Garcia continui a puntare su questo giocatore e, per di più, cosa lo spinga a non prelevarlo mai dal campo lasciando in panchina altri giocatori, ad esempio Verde, che nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha dimostrato di poter dare qualcosa in più di altri per voglia e grinta. Si parla molto del futuro di Iturbe, Nainggolan, Ibarbo, Doumbia, ma questo Gervinho come può essere sicuro del suo futuro a Roma?
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)