(S. Carina) – Le parole di Walter Sabatini nel post-gara di sabato continuano a suonare in modo sinistro: «Senza Champions è un fallimento. Anche il terzo posto, a questo punto, non è da buttare». Il ds non lo dice (anzi, lo smentirà a Roma Tv) ma già non arrivare secondi complicherebbe e non poco i piani nel mercato estivo. In quel caso, per investire, bisognerebbe infatti attendere i preliminari ad agosto. Figuriamoci cosa comporterebbe rimanere fuori dalla Champions, con una perdita stimata attorno ai 40 milioni (e aspettando sempre di conoscere il 5 maggio la sanzione della Uefa per il fair play). A Trigoria, dunque, sia per quanto riguarda le cessioni che gli acquisti, si porta avanti un mercato parallelo. Al momento alla voce entrate l’attenzione è focalizzata sui parametri zero, tenendo sempre caldi alcuni obiettivi che i proventi europei renderebbero nuovamente accessibili (tra questi, Bruno Peres, Handanovic e Luiz Adriano).
La lista di chi si libera a giugno è lunga: da Ayew (pronto un triennale da 3 milioni a stagione, più altri tre milioni al momento della firma) a Mavuba (il nazionale francese, pur non entusiasmando il ds, è stato richiesto da Garcia), passando per il giovane Romario Baldè e le vecchie conoscenzeKonoplyanka ed Aquilani, rimangono monitorati anche Maxi Pereira e Neto (il portiere è stato bloccato dalla Juventus ma non vuole essere girato in prestito).