«Se la Lazio vi supera, veniamo a prendervi a casa». La stagione della Roma è tutt’altro che esaltante e una parte della curva Sud, quella più estrema, potrebbe chiederne conto ai giocatori. Tanto più che dal «processo pubblico» all’Olimpico, dopo Roma-Fiorentina del 19 marzo scorso, con i giallorossi eliminati dall’Europa League, i laziali sono davvero davanti di un punto in campionato.
Ecco perché la polizia, circa un mese fa, ha messo a punto un piano per stroncare sul nascere qualsiasi violenza contro i calciatori di Garcia. Ma, per chiudere il cerchio, serve anche la collaborazione di chi è stato «processato»: così, la settimana dopo il fatto, sono stati ascoltati dalla Digos il portiere De Sanctis, insieme con Totti, De Rossi, Ibarbo e Astori.
Forse nei prossimi giorni sarà ascoltato anche Pjanic, colpito da un accendino lanciato dagli spalti, che quando sono stati sentiti i compagni di squadra era in Bosnia con la sua nazionale. Tutti avrebbero confermato la bolgia del dopo-gara, fra grida, sputi e cori carichi d’odio.
De Rossi sarebbe stato il meno «dettagliato», parlando di una situazione fra giocatori e tifosi delusi per una stagione storta, come ce ne erano state in passato. Ma un video racconterebbe un’altra storia.