(M. Cecchini) Troppo eclatante, troppo umiliante, troppo dirompente perché non avesse un seguito.Stiamo parlando dei fatti che avvennero il 19 marzo scorso, dopo il fischio finale della sfida di Europa League tra Roma e Fiorentina e che decretarono l’eliminazione dei giallorossi. La storia è nota. Un gruppetto di giocatori, su richiesta della Sud, si diresse sotto la Curva per essere insultata dagli ultrà. Se in prima fila ci furono i senatori Totti, de Rossi e De Sanctis, oltre a Florenzi, i più presi di mira furono Iturbe e Astori, mentre Pjanic, colpito da un accendino, fece subito dietrofront. Per tutti gli altri, anche bottigliette di plastica addosso e sputi a volontà, oltre al generico avvertimento di non farsi superare dalla Lazio pena ritorsioni.
NIENTE MINACCE La visita della Digos a Trigoria per chiedere informazioni sulle presunte minacce ricevute, è avvenuta una decina di giorni più tardi. Con l’esclusione di Pjanic e Florenzi (impegnati altrove), la task force della Digos guidata da De Astis ha ascoltato i calciatori, che in generale hanno esplicitato questo tipo di versione: «Non ci sono state vere e proprie minacce dirette, ci sono stati soprattutto insulti, ma in carriera è capitato anche altre volte e forse questo “sacrificio” ha evitato guai peggiori dal punto di vista dell’ordine pubblico».
IL VIDEO Secondo la Digos, le sfumature sono state diverse e qualche ricostruzione meno attinente ai riscontri degli investigatori, soprattutto alla luce di un video che mostrerebbe come invece delle minacce ci sono state. Tutto comunque deve essere ancora approfondito e al momento pare difficile che i giallorossi possano essere ascoltati dalla Procura che evidenzi eventuali contraddizioni.
NUOVE REGOLE In ogni caso, com’è noto, si spera che quella di marzo sia l’ultima volta che il calcio italiano dia un’immagine così penosa di se stessa. Coni, Figc e Viminale, d’accordo anche con l’Associazione calciatori, ha deciso che prima dell’inizio della nuova stagione sarà varata una nuova norma che preveda squalifiche per tutti i tesserati che vadano sotto le curve per pubbliche umiliazioni in stile Roma. Inoltre, si vorrebbero sanzionate anche i club che decideranno di aprire agli ultrà i propri centri sportivi per quei «confronti» che in realtà sono dei veri e propri processi. Ovviamente indebiti.