Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Stessi marcatori di Reggio Emilia, quasi lo stesso risultato. Con un secco 2-0 la Roma incassa altri tre punti contro il Genoa e si riconquista il secondo posto in classifica ai danni della Lazio che si ferma sull’1-1 contro l’Atalanta. Una vittoria importantissima a 4 giornate dal termine che fa respirare aria pulita ad un ambiente avvelenato fino a sette giorni fa. Una partita non entusiasmante dei giallorossi che controllano la partita e si accendono ad intermittenza contro un avversario che fa ben poco per impensierire De Rossi e compagni. A prendersi la copertina di giornata è ancora una volta Alessandro Florenzi, autore di una prestazione ‘top’ e di un gol da fenomeno che quasi allo scadere chiude la gara e manda tutti a pranzo con il sorriso. Buona gara anche di Doumbia, al secondo gol consecutivo, di Nainggolan, vera ruspa a centrocampo, di Manolas, che non la fa mai vedere agli attaccanti rossoblu e di Ibarbo. Malino invece Pjanic e Gervinho.
IL MIGLIORE: Alessandro Florenzi
Mostruoso, fenomeno, forza della natura. Contro il Genoa Florenzi strappa ancora applausi mettendo in scena un’ennesima dimostrazione d’orgoglio e di attaccamento alla maglia. Oramai non si può più parlare di un Florenzi adattato e schierato in un ruolo non suo, il numero 24 si trova ormai a suo agio sulla fascia destra. Chiude tutti gli spazi a Bergdich e Lestienne e si fa vedere con puntualità in fase offensiva, come un vero terzino. Nel finale, dopo che Garcia lo ha spostato a centrocampo, si trasforma da motorino a Eurostar e dopo una corsa sfrenata di 50 metri, silura la porta di Perin con un destro imprendibile che chiude i giochi e consegna i tre punti alla Roma. Un’altra partita di cuore e di testa la sua. Un cuore che batte giallorosso da sempre.
IL PEGGIORE: Gervinho
Stessi marcatori, stesso migliore in campo ma, allo stesso tempo, stesso peggiore in campo di Sassuolo. E’ da settimane ormai che parliamo di un Gervinho irriconoscibile e lontano parente dell’ivoriano ammirato e osannato nella stagione passata. Contro il Genoa fa rivedere qualche scatto positivo e qualche dribbling dei suoi, ma è ancora troppo poco per un giocatore a cui Garcia si aggrappa ogni santa domenica. Il tecnico francese gli da’ fiducia incondizionata (spesso esagerata) anche se l’attaccante fa poco e nulla per guadagnarsela. In questa stagione, in campionato, Gervinho ha siglato solamente 2 reti su 23 presenze regalando solo 4 assist ai suoi compagni, un bottino misero se calcoliamo i minuti giocatori (1868, una media di 81 minuti a partita). Eppure Garcia non lo leva mai. Contro i rossoblu si rende protagonista solo di un dribbling riuscito nel primo tempo dove serve l’accorrente Nainggolan che impegna Perin alla parata bassa e nella ripresa si divora una rete con un tiro (se si può chiamare così) di destro da posizione molto invitante. Per il resto della gara cammina per il campo come se fosse in passerella, senza avere mai, oltretutto, richieste difensive da parte del proprio allenatore. Rimaniamo dunque in attesa del vero Gervinho.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)