(G. Piacentini) – Non ha fatto in tempo a diventare un calciatore importante per la Roma, che già c’è il rischio di perderlo di nuovo. Seydou Doumbia è l’uomo del giorno in casa romanista, dopo i due gol consecutivi contro Sassuolo e Genoa, e per questo le sue condizioni fisiche preoccupano Rudi Garcia: il problema muscolare (flessore della coscia destra), accusato dopo un’ora di gioco, sarà valutato oggi e, solo dopo gli esami strumentali se ne saprà di più. Ieri l’ivoriano era a Trigoria per sottoporsi ad una seduta di fisioterapia e chi lo ha visto da vicino garantisce che fosse abbastanza sereno e ottimista sulla possibilità di scendere in campo sabato sera, al Meazza, contro il Milan. Da fallimento a giocatore fondamentale il passo è stato breve, soprattutto in una piazza come quella romana abituata da sempre a dare patenti ai calciatori, etichettati troppo spesso come brocchi o campioni prima ancora di scendere in campo.
Ieri, sui social network e nelle radio private, è stata la giornata delle scuse e delle retromarce nei confronti dell’ivoriano, passato dagli insulti (arrivati soprattutto dopo la pubblicazione del video del suo riscaldamento a San Siro contro l’Inter) agli elogi.
Tra quelli che non avevano bisogno di dimostrazioni ci sono i suoi compagni di squadra, che lo avevano accolto a braccia aperte nel gruppo e che avevano mal digerito le critiche feroci della piazza nei suoi confronti: l’abbraccio di De Rossi dopo il gol al Genoa e le parole a fine partita di Florenzi sono la dimostrazione di come Seydou sia parte integrante di uno spogliatoio che sta ritrovando compattezza dentro e fuori dal campo.
Daniele De Rossi, Manuel Iturbe e Leandro Paredes, ad esempio, l’altra notte hanno deciso di assistere insieme al Super Clasico tra Boca e River. Insieme a loro – e non è la prima volta – Paulo Dybala. Che sia un’indicazione di mercato?