(D. Palizzotto) -Un derby da cinquanta milioni di euro. Tanto vale la volata per il secondo posto in campionato, un tesoro immenso per Roma e Lazio. Obiettivi diversi a inizio stagione – lo scudetto sfumato per i giallorossi, il ritorno in Europa già in cassaforte per i biancocelesti – ma una possibilità identica oggi: le ultime quattro partite della serie A possono cambiare le prospettive a breve-medio termine delle due squadre capitoline, influenzando anche le scelte del prossimo mercato estivo. Chiudere il campionato al secondo posto garantisce infatti l’accesso diretto alla Champions League e dunque un possibile maxi introito da 50 milioni di euro. Quest’anno, per capirsi, la Roma metterà a bilancio almeno 40 milioni (circa 30 per il market pool e altri 10 tra incassi e premi) per le sei partite disputate nella massima competizione europea, ma nella prossima stagione il bottino sarà maggiore grazie alla cifra record (circa 700 milioni) pagata da Mediaset alla Uefa per i diritti della Champions dal 2015 al 2018.
L’organo di governo europeo redistribuisce infatti i premi alle squadre partecipanti tenendo conto anche degli introiti garantiti dalle televisioni locali. Certo, la fetta di torta spettante ai club italiani dipenderà dal numero di squadre qualificate (solo due se chi arriva terzo in campionato perde il preliminare estivo com’è accaduto nella stagione attuale, tre in caso contrario e addirittura quattro se Napoli o Fiorentina vincono l’Europa League e non chiudono nelle prime tre posizioni in campionato), ma Roma e Lazio possono aspettarsi in ogni caso una cifra record.
Il secondo posto, dunque, è fondamentale perché assicura un tesoretto maggiore rispetto alla terza posizione, ma soprattutto perché consente di evitare il turno preliminare ed elimina il rischio di precipitare, in caso di sconfitta, nella «povera» Europa League. Un pericolo concreto, perché in estate (andata 18 o 19 agosto, ritorno 25 o 26 agosto) Roma o Lazio dovrebbero affrontare una sfida molto dura. Se non si verificano una lunga serie di sorprese, infatti, entrambe le squadre romane avranno un ranking Uefa non sufficiente per affrontare il sorteggio da teste di serie.
I campionati europei non sono ancora terminati (quasi dappertutto mancano tre partite alla fine), ma già oggi è possibile simulare in modo verosimile cosa aspetta la terza classificata della serie A nel sorteggio in programma il 7 agosto a Nyon. Le possibili avversarie di Roma o Lazio nel playoff per la Champions sarebbero gli inglesi del Manchester United (attualmente al quarto posto in Premier League con 4 punti di vantaggio sul Liverpool), gli spagnoli del Valencia (quarto in Liga con 3 punti da amministrare sul Siviglia), i tedeschi del Bayer Leverkusen (quarto in Bundesliga), gli olandesi dell’Ajax (che però devono superare il terzo turno preliminare per meritare il playoff) e i portoghesi dello Sporting Lisbona, oppure gli ucraini dello Shakhtar Donetsk se chiuderanno il proprio campionato davanti al Dnipro avanti un punto a quattro partite dalla fine. Tutti avversari temibili, il Manchester United forse addirittura proibitivo per entrambe le squadre capitoline. Ecco perché evitare il preliminare è importante: l’eventuale discesa in Europa League, competizione che può garantire non più di quindici milioni a chi alza il trofeo, comporta una perdita di almeno trenta milioni. E un mercato impossibile da pianificare fino al 26 agosto, perché naturalmente condizionato dalla qualificazione o meno in Champions. Stavolta il derby tra Roma e Lazio vale davvero oro.