Nella partita di ritorno anche il lancio della banana contro il romanista Gervinho. «La banana? Faceva parte delle attività divertenti organizzate dai nostri tifosi». Così Eric Gudde, dg del Feyenoord. Imbarazzante. A Nyon si lavano la coscienza mandando in onda spot contro il razzismo con le facce dei calciatori più famosi, ma in fin dei conti fanno poco o nulla contro questo cancro sociale. Per quell’episodio deplorevole l’Uefa non ha ancora deciso. L’ispettore dell’UEFA Control, Ethics and Disciplinary Body ha chiesto 2 partite a porte chiuse (1 con la condizionale) e 100 mila euro di multa per la squadra olandese: la data della sentenza è ancora sconosciuta. Tempi molto lunghi per gli olandesi, molto rapidi per gli italiani.
Dopo la sfuriata del presidente del Napoli De Laurentiis contro Platini, dall’Uefa arriva la notizia dell’apertura di una inchiesta disciplinare dopo la gara di giovedì: nel mirino fuochi d’artificio, insufficienza organizzativa e l’uso di laser. La decisione arriverà il 21 maggio. Il Napoli attende il verdetto, mentre Diego Armando Maradona sentenzia contro il presidente dell’Uefa. «È arrivata l’ora di dare un cambio al vertice perché la gente è stanca di essere presa continuamente in giro – ha dichiarato l’ex fuoriclasse argentino – Napoli e il Napoli meritano il rispetto di tutti». Un attacco diretto a Platini che già nella passata stagione – dopo i drammatici fatti di Varsavia avvenuti nel novembre 2013 con centinaia di tifosi laziali sequestrati senza motivo per alcune settimane nelle carceri polacche – «premiò» la capitale scegliendola come sede della finale di Europa League. Quella che dovrebbe vedere il Napoli protagonista. Uefa permettendo.