(F. Balzani) – Tutti in ritiro. Anzi no, prima ci sono due giorni di riposo e poi si vedrà. L’invocato pugno di ferro della società, a poche ore dall’ennesima caduta che mette a serio rischio la qualificazione in Champions – anche se i risultati di Lazio e Napoli di ieri sorridono a Garcia – si è trasformato in un pugno di burro alimentando lo sdegno dei tifosi. Sabato notte dopo la 2ª sconfitta a San Siro (solo il Chievo tra l’altro non è riuscito a segnare un gol su azione a questo Milan) la Roma sul suo profilo Twitter aveva annunciato: «Ripresa degli allenamenti domani mattina alle 8». Un inedito assoluto visto che abitualmente la squadra (quando non ci sono impegni infrasettimanali) si raduna 48 ore dopo e comunque ad un orario meno “proibitivo”. Il gruppo è tornato quindi alle 3 di notte da Milano, ha dormito a Trigoria e ieri mattina si è presentato di fronte a Garcia. Il tecnico si è sfogato per la quinta volta negli ultimi 3 mesi. «Inaccettabile», ha definito la partita di San Siro. Un concetto già espresso a Sabatini sabato notte. «È inaccettabile – ha proseguito – rilassarsi dopo soltanto due vittorie. Ma avete capito quanto sia importante centrare il nostro obiettivo? Mancano solo tre partite, non ci sono più scuse e non c’è più tempo. È suonata la campanella dell’ultimo giro, qui rischiate tutti. Chiaro?». Risposte da parte dei giocatori? Zero, come al solito. Nemmeno Pjanic, attaccato pubblicamente da Rudi sabato notte, ha preso parola. Un silenzio che ha accompagnato la rapida sgambata in campo di un gruppo ormai spaccato tra divergenze tecniche e gelosie economiche.
OGGI AL FORO ITALICO – Tutto lasciava presagire a un ritiro immediato. Poi il dietro-front: «Andate a casa, ci vediamo martedì alle 10,30». Al posto della punizione è arrivata così una 48 ore di svago (ieri Nainggolan ha visitato la fiera del Tattoo all’Eur) che sarà guastata stasera alle 19,30 da un evento benefico di Roma Cares al Foro Italico. Di ritiro forse se ne riparlerà la settimana prossima, quella del derby-Champions.