(M. MONTI) – Dal derby passa una stagione. Lo slittamento a lunedì 25 (ore 18) poco ha inciso nella consapevolezza che a Trigoria hanno circa l’importanza della stracittadina: i tre punti equivarrebbero al secondo posto matematico. Con la qualificazione diretta alla Champions, poi, i conti del club giallorosso godrebbero di quei 50 milioni che permetterebbero al ds Sabatini di non dover ricorrere ad una cessione di lusso per poter rinforzare la rosa sul mercato: con il Cagliari è tutto fatto. Radja Nainggolan, che tanto piace in Premier League, verrà riscattato dai sardi e su di lui – a meno di offerte irrinunciabili – verrà basato il reparto mediano della prossima stagione.
L’AFFARE NAINGGOLAN DOPO IL DERBY – Nell’incontro a Milano tra Sabatini e Marroccu l’intesa di massima è stata trovata: tra la richiesta di 15-16 milioni del Presidente Giulini e la contro-proposta della Roma di 10-11 milioni, si è arrivati al compromesso che garantirà anche la seconda metà del cartellino del belga al club di Pallotta, che solo a fine stagione effettuerà le valutazioni di merito sulle situazioni di Astori e Ibarbo. 13 i milioni per riscattare un centrocampista diventato priorità in entrata per il Manchester United – che potrebbe ingolosire i giallorossi con un’offerta da 35-40 milioni – e finito nelle mire speciali della Juventus. Walter Sabatini ha voluto (e dovuto) accelerare i tempi ed evitare di dover fronteggiare una concorrenza che avrebbe potuto far lievitare ulteriormente la valutazione del cartellino. Ora non resterà che attendere il derby per capire gli orientamenti della società sul mercato: in caso di vittoria, l’annuncio dell’ufficialità potrebbe arrivare nei giorni immediatamente successivi al 25 maggio.
DE ROSSI: “GERRARD IDOLO” – La Premier, dunque, per Radja Nainggolan resta soltanto uno scenario di fondo su cui molto inciderà il posizionamento in classifica della Roma. Lui ha espresso le sue intenzioni in maniera decisa: “La mia volontà la sanno tutti, sto dando il massimo e sto dimostrando di voler rimanere qua”. Un po’ come il suo collega di reparto, Daniele De Rossi, che in occasione della presentazione del libro del giornalista di Sky Sport, Massimo Marianella, è tornato su alcune vicende di mercato del passato: “Come indole sono una persona a cui piace molto viaggiare e mi sarebbe piaciuto fare un’esperienza all’estero e sono stato vicino a farlo in alcuni momenti della mia carriera. Ma ho fatto una scelta di vita e professionale, e a me va bene così”. Da collega, a collega, De Rossi ha anche commentato – così come Francesco Totti nei giorni passati – l’addio di Steven Gerrard dopo 17 anni di militanza al Liverpool: “Da giovane era un punto di riferimento per me, idolo per quanto fatto in campo e fuori. La Roma è stato il mio grande amore e lo è tuttora. Vorrei smettere con la sua stessa dignità”. Prima, magari, riuscendo a vincere quei trofei che a Trigoria mancano da tempo.