(U.Trani) – Il flash back, riavvolgendo il film del torneo fino alla penultima giornata del girone d’andata, certifica l’implosione della Roma. Basta vedere la classificadopo il derby dell’11 gennaio per rendersi conto di come Garcia e i giocatori si siano complicati la vita: la Juve è prima con 3 punti di vantaggio, i giallorossi sono come adesso secondi, tenendo a distanza di sicurezza sia la Lazio terza, -9, sia il Napoli quarto -10. Il punto risulta, dunque, prezioso nel secondo turno del nuovo anno propriocome lo èadessoaduepassidal traguardo. La doppietta di Totti, lo sanno per primi Pioli e il suo gruppo, fa ancora la differenza nella volata Champions. Il 2 a 2 in rimonta vale la seconda posizione che, da qualche settimana, è però in pericolo.
FUORI DALLA CORSA SCUDETTO Bene le prime due del 2015, poi il rallentamento improvviso. La vittoriadi Udine il 6 gennaio e il paricontro la Lazio hanno illuso la Roma chesi sentiva ancora in lottaper il titolo. La differenza con la Juve, quei 3 punti di margine, era tutta nello scontrodiretto del 5 ottobre, 3 a 2 allo Stadium, quando Rocchi cambiò con i suoi errori la storia e soprattutto il risultato del match. La rosa è sempre quella di partenza: con Destro,prontoperòapassarealMilan, senza Spolli, Ibarbo e Doumbia. E senza Gervinho e Keita che sono alla Coppa d’Africa. Dopo il 2 a 2 contro la Lazio, i giallorossi restarono imbattuti fino al 16marzo, sconfitta casalinga (3a del torneo) contro la Sampdoria. Ma in quei 2 mesi (8 partite) ecco la Grande Frenata: 7 pareggi e solo 1 successo, l’8 febbraio a Cagliari. La Juve ha preso il largo:+ 14. La Lazio è per la prima volta vicinissima: -1. Meno male che il Napoli va in altalena: perde al Bentegodi contro il Verona e rimane a -4. Benitez ha comunque recuperato 6 punti all’amico Garcia.
FLOP SUL MERCATO Se in campionato si ritira con largo anticipo dalla corsa scudetto, la Roma delude pure nelle coppe e fallisce pure l’ultimo obiettivo stagionale: 3 giorni dopo il ko contro i blucerchiati (0-2), l’addio all’Europa League, all’Olimpico contro la Fiorentina (0-3). Montella elimina per la seconda volta in stagione la sua ex squadra: il 3 febbraio, con doppietta di Gomez, l’ha già eliminata dalla Coppa Italia. L’Olimpico non è più la casa accogliente della stagione precedente. Nelle 2 cadute in 4 giorni, contro la Samp e la Fiorentina, 5 gol presi e nessuno segnato. Se Iturbe, il colpo del mercato estivo, non facentro dal 5 ottobre in campionato, anche i rinforzi della sessione invernale fanno cilecca. Doumbia e Ibarbo si presentano infortunati, Gervinho rientra sazio dall’Africa dopo aver alzato la Coppa, Totti non è più gestito come si deve e viene messo in discussione, e i pareggi, dal derby (era il 4˚ del torneo), lievitano a 13. La condizione atletica è allarmante. E per rivedere la Roma prendere i 3 punti all’Olimpico bisogna aspettare 125 giorni, fino al 4 aprile, grazie al successo sul Napoli (ultima vittoria interna il 30 novembre contro l’Inter). La Lazio sorpassa alla 30a giornata e torna terza alla 34a, anche perché finalmente segna due gol di fila Doumbia. Dopo la36a, in attesa del derby di lunedì, i giallorossi sono sempre 1 punto avanti. Se la Roma riuscisse a vincere contro la Lazio sarebbe seconda con 1 giornata d’anticipo. Pure il 14˚ pari andrebbe bene, aspettando il Palermo all’Olimpico.
BOCCIATO IL RITIRO ALL’ESTERO De Rossi fa sapere di essere abituato al clima del derby: «Ne ho giocati tanti e so come gestire la tensione, mancano ancora sei giorni». E rivela: «In passato ho pensato di andare all’estero, ma ho fatto una scelta professionale e va bene così. Voglio allontanarmi da qui quando sarò ancora forte e sano fisicamente. La Roma è stato il mio grande amore e lo è ancora. Due anni ci mettono poco a passare, ma possono succedere un sacco di cose. Quando non sarò più così brillante, smetterò di giocare. L’addio di Gerrard è stato dignitoso: vorrei chiudere come il mio idolo. E fare ilcommentatore televisivo». Oggi la ripresa degli allenamenti. Respinta la proposta di Garcia di preparare il derby all’estero.