Rafa Benitez ha i numeri per superare Pioli, proprio sul traguardo di questo derby Champions. Dovrà però vincere oggi allo Stadium, nel giorno della consegna a Madama della Coppa Scudetto. Il Napoli non passa a Torino dal 2009. La Juventus, seppure rimaneggiata (ma non troppo: ci saranno sicuramente Buffon, Marchisio, Pogba, Morata) non molla niente e soprattutto ci tiene a mantenere illibata casa sua, a fare una prestazione positiva prima dei tre giorni di vacanza concessi da Max Allegri in prospettiva Berlino. È un derby, della speranza, anche Genoa-Inter. Il Grifo crede all’ennesimo ricorso e Gianpiero Gasperini ha chiamato a raccolta, al Ferraris, anche gli infortunati. Tutti a Marassi con i tifosi in corteo. Spera anche Roberto Mancini, sebbene a meno quattro dal Genoa e con la Samp del sodale Mihajlovic in mezzo: «Siamo ancora lì, non dipende solo da noi, ma abbiamo una possibilità». Il tecnico aspetta Yaya Touré, rimpiange Dybala finito alla Juve di cui dice: «È come l’Inter cinque, sei anni fa». Questa, per la statistica, va meglio in trasferta (5 vinte delle ultime sette), non ha un derby parallelo con il Milan per il secondo anno consecutivo senza lode e senza passaporto. Il Genoa invece ce l’ha con la Sampdoria, impegnata a Empoli. Per l’Europa, ma anche se non ci fosse la licenza i tifosi genoani si potrebbero accontentare di aver «toccato» davanti ai dirimpettai.
Per questo c’è anche un derby a distanza tra Chievo e Verona: due punti separano le due squadre e con sei a disposizione e senza l’assillo della salvezza (a proposito non ci saranno sentenze all’ultima giornata, qui è tutto deciso) la corsa è a superarsi l’un l’altra. Quindi non saranno due giornate senza brividi. A parte il freddo che è ritornato tra di noi.