La Roma è già qualificata per la prossima Champions League. Grazie alla sconfitta del Napoli di sabato sera contro la Juventus, i capitolini si sono tolti un pensiero dalla testa. Una prima, buona notizia che però non deve far adagiare sugli allori i giallorossi. Infatti, per il futuro della società nella prossima stagione è fondamentale l’accesso diretto alla fase a gironi della Champions per poter pianificare fin da ora il mercato estivo, anche perché in questo caso si avrebbero a disposizione i soldi della qualificazione diretta: circa 50 milioni di euro. Diversamente, la dirigenza aspetterebbe l’esito dei preliminari e solo in caso di passaggio potrebbero tirare fuori un colpo di mercato in extremis, sempre se l’occasione si presentasse. E questo è solo uno dei motivi per cui è importante battere la Lazio.
Per questo Garcia è concentrato e pensa alla vittoria, ma non rinuncia a qualche frecciatina ai rivali: “La Lazio è la favorita, lo dicono tutti. Dicono che è la squadra più forte, che noi siamo scarsi, che loro giocano il miglior calcio d’Italia, che hanno già vinto la partita” – ironizza il tecnico francese in conferenza stampa – “Se non la spostano a martedì (chiaro riferimento alla polemica che ha visto la posticipazione della gara, ndr), lunedì faremo in modo di smentire i pronostici”. Garcia ritrova Maicon dopo tre mesi e mezzo di inattività; il brasiliano ha ripreso a lavorare con il gruppo ed è convocato per il derby, anche se difficilmente vedrà il campo. Il derby è sempre un banco di prova, in primis per i giocatori romani, che spesso sono accusati di avvertire troppo la pressione: “Lo giudico un vantaggio avere dei romani tra i miei giocatori perché possono trasmettere agli altri la voglia di fare bene”.
Non è romano, ma dà sempre tutto in campo, Seydou Keita, che negli ultimi tempi non è stato al massimo della condizione per un problema al ginocchio. Il maliano è determinato, vuole essere campo contro la Lazio e ci sarà: “Spero di giocare lunedì (oggi, ndr), perché ci giochiamo il secondo posto con la Lazio nel derby di Roma”. La sua è una carriera di successi e non vuole stare lontano dai palcoscenici importanti: “Voglio tornare a giocare la Champions e se possiamo evitare i preliminari sarà molto meglio”.
Quella trascorsa, è stata una settimana importante per lo stadio. C’è stato un incontro in Campidoglio tra il sindaco Marino, l’assessore Caudo, il costruttore Luca Parnasi e il CEO di Stadio della Roma, Mark Pannes, il quale ha commentato molto positivamente gli sviluppi del progetto: “I progressi fatti sull’intero progetto sono stati rapidi, di altissima qualità e rispondono ai parametri indicati dalla delibera. Siamo in linea con le tempistiche schedulate per consegnare, il prossimo 15 giugno, il dossier finale contenente tutti gli elementi del master site“.
Per la gara di oggi Garcia conferma il 4-3-3, ma ne cambia alcuni interpreti. In porta confermato de Sanctis, mentre il giovane Skorupski verrà probabilmente ceduto all’Empoli in estate. Esterni bassi direttamente dalla Grecia con Holebas sulla sinistra e Torosidis sulla destra, mentre al centro la coppia sarà formata da Manolas e Yanga-Mbiwa. A centrocampo Pjanic a riposo mentre Keita, recuperato per l’occasione, formerà il terzetto con De Rossi e Nainggolan, il cui futuro per la prossima stagione è ancora tutto da definire. Davanti il tridente sarà formato da Totti (storica la sua doppietta all’andata incorniciata dal selfie con la Curva Sud), Iturbe e Florenzi, del quale è stata premiata la sua vena realizzativa, oggi più che mai necessaria.
di Matteo isidori