(G.Giubilo) – La festa, appena cominciata, tuttavia non è ancora finita, troppo divertenti gli sfottò verso i concittadini delusi e ridotti a un arduo esame di riparazione. Però adesso è il momento di archiviarla, di guardare soltanto avanti, magari dopo avere raccolto l’ovazione di sortita nell’allenamento pubblico con il Palermo, che con la Roma ha in comune l’incremento delle entrate, sia pure per canali diversi, la grande Europa e le plusvalenze di mercato con l’addio a Dybala.
Rivolgere lo sguardo al domani, lo suggerisce un giocatore che non a caso si era guadagnato l’appellativo di Capitan Futuro. Daniele De Rossi ha detto chiaramente che questo secondo posto non è figlio di una stagione da ricordare, dopo le illusioni create dal passo in linea con quello della Juventus, che poi avrebbe sbranato tutti, in Italia e fuori dai confini, e non è ancora scritto che la cavalcata sia conclusa, anche se l’ultimo ostacolo ha un’altezza proibitiva.
La vittoria nel derby, esaltante come sempre avviene quando si gioca contro pronostico, ma anche contro un diffuso scetticismo, vale tanto. Walter Sabatini dovrà far dimenticare qualche scelta meno illuminata rispetto alla stagione precedente. La fretta dettata dal lungo periodo segnato dalla crisi di risultati, non ha consigliato al meglio il responsabile del mercato. Al quale, però, la chiusura anticipata della stagione regala adesso un considerevole margine di tempo per una indispensabile ristrutturazione.
Il nodo da sciogliere, priorità assoluta, la trattativa con il Cagliari, Nainggolan al centro del progetto, ci sarà da lavorare per sfuggire alla trappola di ricatti ispirati da intrusioni interessate. Da tenere stretto Iturbe, che ha messo a tacere i commercialisti, sirene ammaliatrici per Pjanic, ma non si possono sempre cedere i pezzi migliori. Giusto salvaguardarli, prima ancora di inserire nel mosaico i tasselli mancanti, a partire dagli esterni di difesa.