Il derby di lunedì ha lasciato ai tifosi della Roma due istantanee che rimarranno impresse nelle menti, negli album fotografici e sulle bacheche social per molto tempo. Il gol liberatorio di Iturbe e, ancora di più, l’inaspettato quando gaudente colpo di testa di Mapou Yanga-Mbiwa, il protagonista meno atteso, hanno regalato ai giallorossi la matematica qualificazione diretta in Champions League e la supremazia cittadina. Ma la partita contro la Lazio ha ancora una volta palesato un limite che ha accompagnato i giallorossi in tutta questa stagione, prossima ormai al tramonto: la limitata propensione al gol dei suoi attaccanti. Due, anche qui, una per tempo, le fotografie: nella prima frazione di gioco Florenzi, lanciato lungo, supera in velocità Gentiletti, arriva sul fondo, mette la palla a centro area dove accorre…nessuno. Già perché Totti, in teoria l’uomo più avanzato, e Iturbe, alle prese con compiti difensivi, rimangono dietro e non riescono a seguire l’azzurro. Nel secondo tempo, invece, Ibarbo (che per carità, si rifarà con l’assist per Iturbe) sbaglia un vero e proprio rigore in movimento aprendo troppo il piattone mandando la palla fuori su azione nata da calcio d’angolo.
Un problema questo che, per fortuna, non ha privato i giallorossi del secondo posto. Resta il fatto che la Roma, dati alla mano, risulta essere il peggior attacco (per gol effettivi e per media gol) fra tutte le seconde classificate dei maggiori campionati europei. Unica, magra, consolazione, il primato di miglior difesa fra le seconde dei quattro maggiori campionati europei (Inghilterra, Spagna e Germania) e prima assoluta per minor media gol subiti. Anche la media punti (nonostante manchi una giornata alla fine del campionato) risulta essere la più bassa con 1,8, con margine di 1.92 in caso di vittoria con il Palermo, a partita.
Dato ai limiti dell’inquietante quello che riguarda il miglior realizzatore. Quello giallorosso, ossia Adem Ljajic, è l’unico a non esser arrivato in doppia cifra (manca ancora una partita, anche se di poca valenza ai fini di un obiettivo) con 8 reti. Ecco i dati completi delle squadre arrivate seconde nei rispettivi campionati:
INGHILTERRA (38 giornate)
Manchester City (media punti 2.07 a partita – media gol 2.1) – Miglior attacco della Premier League con 83 gol; Miglior marcatore Aguero con 26 gol (capocannoniere del torneo).
SPAGNA (38 giornate)
Real Madrid (media punti 2.42 – media gol 3.1) – Miglior attacco della Liga con 118 gol; miglior marcatore CR7 con 48 gol (capocannoniere del torneo). Qui ovviamente va fatta un’eccezione vista la presenza del portoghese. Il secondo miglior marcatore è stato Benzema con 15.
GERMANIA (34 giornate)
Wolfsburg (media punti 2.02 – media gol 2.1) – Secondo miglior attacco della Bundesliga con 72 gol dopo il Bayern; miglior marcatore Dost con 16 gol (5° del torneo).
ITALIA (38 giornate)
ROMA (media punti 1.8 (1.92) – media gol provvisoria 1.4) – Settimo attacco della Serie A con 53 gol; miglior marcatore Ljajic con 8 gol (27° del torneo).
PORTOGALLO (34 giornate)
Porto (media punti 2.41 – media gol 2.17) – Secondo attacco della Primeira Liga con 74 gol dopo il Benfica; miglior marcatore Jackson Martinez con 21 gol (capocannoniere del torneo)
FRANCIA (38 giornate)
Lione (media punti 1.97 – media gol 1.8) – Terzo attacco della Ligue 1 con 72 gol dopo PSG e Marsiglia; miglior marcatore Lacazette con 27 gol (capocannoniere del torneo)
RUSSIA (30 giornate, giocate 29)
CSKA Mosca (media punti 2.03 – media gol 2.2) – Primo attacco della Premier League con 66 gol; miglior marcatore Natcho con 12 gol (3° del torneo)
UCRAINA (26 giornate, giocate 25)
Shakhtar Donetsk (media punti 2.2 – media gol 2.6) – Primo attacco della Premier League con 69 gol; migliori marcatore Texeira con 16 (capocannoniere del torneo con Bicfalvi del Volyn Lutsk)
OLANDA (34 giornate)
Ajax (media punti 2.08 – media gol 2.02) – Secondo attacco della Eredivisie con 69 gol; miglior marcatore Milik con 11 gol (13° del torneo)
Forse unica eccezione alla regola è quella del Lione, secondo in classifica in Ligue 1, che vede la presenza del capocannoniere in rosa ma il terzo attacco del torneo. La squadra francese e la Roma sono le uniche ad avere la media punti al di sotto di 2 a partita. E’ ovvio inoltre che, per i gol fatti, il dato del Real Madrid sia profondamente condizionato dal fenomeno CR7.
Per quanto riguarda la Roma, va bene il secondo posto, ma un attaccante da “doppia cifra” avrebbe potuto sicuramente risolvere una delle tante partite intricate che hanno portato all’alto numero di pareggi. La somma dei gol dei 7 attaccanti della Roma è solo di 32 (calcolando anche i 6 di Destro). Insomma, bomber cercasi in casa giallorossa.
Giovanni Parisi